Alessandro lavora su un progetto finanziato dal governo australiano, focalizzato alla gestione del patrimonio culturale aborigeno e alla salvaguardia dell'ambiente.
Per Alessandro si tratta di un sogno che è diventato realtà. La sua esperienza con l'Australia inizia nel 2009, dove ha un primo contatto con la storia e la cultura aborigena realizzando la sua tesi in comunicazione interculturale e continua poi nel 2016, quando torna down under, ad Adelaide, con un working holiday visa.
"La cosa più importante che c'è, è l'appartenenza alla propria terra e le relazioni con la propria famiglia".
Dopo aver anche realizzato l'esperienza nelle farm decide però di buttarsi di nuovo nella sua grande passione e grazie ad una intership ad Alice Springs oggi ha trovato il suo attuale lavoro.
Nonostante il suo futuro sia per ora qui, Alessandro non dimentica il bel paese e non è esclude di tornarci prima o poi. Non solo, come ci ha raccontato: "più il tempo passa e più la senzaione del nuovo mondo si appiattisce un pochino, nonostante adori l'Australia", ma soprattutto vorrebbe tanto essere parte di quella che ha definito la sfida dell'Italia: "volevo essere parte della rinascita e riscoperta del proprio territorio e valori", una sfida che per il momento ha messo da parte per affrontare quella che ha invece trovato in Australia, nella terra del popolo Ngaanyatjarra.
"Le mie radici non le abbandono", questo è l'insegnamento che sta traendo dalla sua esperienza nella cultura aborigena. "La cosa più importante che c'è, è l'appartenenza alla propria terra e le relazioni con la propria famiglia".
Maggiori informazioni sul lavoro antropologico di Alessandro in Australia le potete trovare sul blog www.ilboscodidiana.it