Secondo Hamas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu starebbe ponendo nuove condizioni e richieste, ostacolando così i colloqui e prolungando la guerra a Gaza.
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La dichiarazione di Hamas, riportata da The Times of Israel, accusa Netanyahu di essere responsabile non solo dell’impasse nelle negoziazioni, ma anche della vita degli ostaggi ancora detenuti.
"Per ora, nonostante l'entusiasmo generale, la situazione sul terreno non è cambiata molto; il tavolo delle negoziazioni è ancora in stallo," commenta Michele Giorgio, giornalista de Il Manifesto con base a Gerusalemme.
In parallelo, il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Tel Aviv domenica, in un ulteriore tentativo di mediazione per un cessate il fuoco.
"Quello che Blinken cercherà di fare è convincere Netanyahu a rinunciare ad alcune delle sue condizioni, anche se i giornali israeliani non sono positivi a riguardo", commenta Giorgio, analizzando la difficile situazione in Medio Oriente.