Il mega disegno di legge di bilancio fortemente voluto da Donald Trump è finalmente riuscito a passare dal Senato.
Decisivo il voto del presidente del Senato, carica che negli USA è ricoperta dal vicepresidente federale, in questo caso JD Vance. Questo perché i voti dei senatori erano equamente divisi tra sì e no, 50 a 50.
Il pacchetto, che ora passa alla Camera, combina 4,5 trilioni di dollari di tagli fiscali con 1.200 miliardi di dollari di tagli alla spesa.
"Tre senatori repubblicani hanno votato contro, esponendosi a grossi rischi", ha esordito il giornalista ed ex direttore dell'agenzia ANSA Giampiero Gramaglia: "per due di loro, che nel 2026 termineranno il mandato, si tratta della fine della loro carriera politica, dato che hanno annunciato che non si ricandideranno".
Gramaglia ha anche analizzato le ultime schermaglie tra Trump e uno dei principali detrattori della finanziaria, il suo ex-amico Elon Musk: "Trump ha minacciato di deportazione Musk, ma si è forse dimenticato che Musk è un cittadino americano a tutti gli effetti".
Infine, Gramaglia ha parlato di quale America si presenta al 4 di luglio, giorno sentitissimo nel Paese a stelle e strisce: "Arriva un'America molto polarizzata e divisa: i barlumi di protesta che si erano visti a giugno sembrano già lontani, spazzati via dall'attenzione portata dalle guerre", ha concluso Gramaglia.