Nel corso del summit della NATO che si è svolto all'Aja, i Paesi europei hanno accettato la richiesta di Donald Trump di aumentare al 5% del loro Prodotto Interno Lordo le spese per la difesa.
Il segretario di stato Marco Rubio nel corso di un'intervista a Politico ha lodato il presidente statunitense per aver spinto l'Alleanza a spendere di più per la difesa, dichiarando che il vertice della Nato è stato il "summit di Trump".
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Investimenti pari ad almeno il 3,5% del PIL all'anno dovranno essere destinati alle esigenze fondamentali della difesa. Fino all'1,5% del PIL dovrà essere destinato a spese relative alla sicurezza, come la protezione delle infrastrutture critiche.
Intanto sembra reggere ancora la fragile tregua tra Israele e Iran, ma ci sono valutazioni discordanti sull'efficacia dei recenti attacchi statunitensi alle centrali nucleari iraniane: secondo l'intelligence israeliana avrebbero raggiunto l'obiettivo di obliterare la possibilità dell'Iran di costruire un ordigno atomico, ma secondo l'intelligence americana, smentita dallo stesso Trump, avrebbe ritardato solo di alcuni mesi questa possibilità.
Abbiamo parlato dell'esito del summit e degli effetti della "guerra dei dodici giorni" con l'esperto di politica statunitense Giampiero Gramaglia.