La terza giornata degli Australian Open regala agli italiani due delusioni ed una maratona.
Protagonista Fabio Fognini, impegnato contro l'australiano Jordan Thompson: ieri sera alla Mergaret Court Arena il ligure ha vinto i primi due set, perso i successivi e avuto la meglio al tie break.
Nel secondo set mi sentivo come Federer, mi entrava tutto
Il secondo parziale vede Fabio dare spettacolo, con grande frustrazione di Thompson che prima lancia la racchetta e poi la spacca, prendendosi una ammonizione dall'arbitro.
La situazione si rovescia nel terzo e poi nel quarto set, al quinto si arriva al tie break - che si gioca ai 10 punti - dove due gratuiti durante il palleggio di Jordan mandano Fognini avanti fino al 7-3, con la partita che si chiude sul 10-4 ed esultanza del ligure.
In sala stampa un Fognini stravolto all'1:30 del mattina, si è lasciato andare ad una disanima della partita molto candida.
"Ho pensato di perderla. Nel secondo mi usciva tutto ma il terzo l'ho giocato da stupido. Il quinto set meritavo io", ha dichiarato Fognini in sala stampa, sottolineando che alla fine è questione di particolari, "È capitato a Matteo (Berrettini) che ha perso il punto da 0-40, sbagliando un passante facile di diritto. È uno sport stronzo".
Matteo Berrettini nel pomeriggio della stessa giornata ha perso in 5 set contro l'americano Tennys Sandgren (7-6(7) 6-4 4-6 2-6 7-5).
L'occasione perduta a cui si riferiva Fognini è arrivata per Matteo nel quinto set decisivo con tre possibilità di andare a servire per il 5-3 e chiudere la partita. Due ace di Sandgren ed un errore dell'italiano hanno fatto sfumare l'occasione.
Il vero protagonista in negativo è stato il vento che ha spazzato il campo con raffiche improvvise rendendo molto complesse le operazioni.
Vento e soprattutto una condizione fisica precaria - tra problemi alla caviglia che si è storta in due occasioni - e il poco ritmo alle spalle, hanno condannato il romano.
Pertita che insegnerà molto a Berrettini, come probabilmente farà il match perso da Jannik Sinner contro l'ostico e solido Marton Fucsovics.
Una partita anch'essa caratterizzata dal vento e dal brutto gioco, con numerosi errori da parte dell'altoatesino che ha subito la maggiore esperienza dell'ungherese, n.67 della classifica. 6-4 6-4 6-3 il risultato finale, con Sinner che in conferenza stampa ammette che deve imparare a gestire queste situazioni.
Ascolta le parole dei protagonisti della Giornata n.3 degli Australian Open.




