Si è conclusa venerdì scorso 21 novembre la trentesima edizione della Conference of the Parties of the UNFCCC, più conosciuta come COP30.
In realtà, i lavori sono proseguiti oltre la scadenza stabilita e la conferenza è stata chiusa soltanto il giorno successivo, ed il Presidente della COP30 André Corrêa do Lago si è mostrato consapevole della limitatezza dei risultati conseguiti.
Sappiamo che alcuni di voi avevano ambizioni più grandi su alcuni dei temi in questione. So che la società civile giovanile ci chiederà di fare di più per combattere il cambiamento climatico.André Corrêa do Lago, presidente COP30
Secondo la fisica ambientale e giornalista Marta Abbà, è importante evitare il disfattismo: "Secondo me qualcosa abbiamo portato a casa, anche il fatto che ci si riunisca una volta all'anno per parlare di clima, anche tra paesi che solitamente non si parlano, è già un risultato".
Abbà sottolinea come il processo per una transizione più giusta sia stato espresso con un linguaggio "molto più dettagliato sui diritti umani, la partecipazione e il lavoro dignitoso" e come si siano registrati dei progressi nel coinvolgimento dei popoli indigeni, nonostante l'accordo sull'abbandono dei combustibili fossili sia fallito.



