IN SINTESI
- Domenica 14 dicembre la comunità ebraica di Sydney stava festeggiando l’inizio di Hanukkah, la festa delle luci, quando un violento attacco ha sconvolto non solo quell’evento, ma la nazione intera.
- Due uomini hanno iniziato a sparare indiscriminatamente, provocando quindici morti e decine di feriti.
- Il luogo in cui è avvenuto uno degli eventi più tragici della recente storia australiana è anche uno dei più conosciuti ed amati di Sydney: Bondi Beach.
"Eravamo sulla spiaggia, avevamo appena fatto un bagno, era pieno di gente, era domenica pomeriggio d'estate": Valeria Pestuggia racconta ai microfoni di SBS Italian i momenti in cui un tranquillo weekend che stava per concludersi si è trasformato in modo drammatico.
"Abbiamo sentito gli spari che inizialmente pensavamo fossero dei fuochi d'artificio, mentre stavamo arrivando un paio d'ore prima abbiamo visto che c'era una specie di festa", ricorda Valeria. "Poi abbiamo cominciato a vedere la gente che urlava e correva".
Siamo rimasti in acqua finché sono finiti gli spari, ci sentivamo più al sicuro perché abbiamo detto, almeno possiamo nuotare lontano, verso gli scogli di North Bondi.Valeria Pestuggia
Ai microfoni di SBS Italian, Valeria ricostruisce quell'ora e mezza trascorsa tra l'oceano, un ripostiglio del servizio di assistenza ai bagnanti e la via di fuga nel percorso indicato loro dalle forze dell'ordine.
"Noi abitiamo qui vicino", racconta Valeria. "Andiamo giù in spiaggia più volte a settimana... è la nostra community".
Non si può vivere nel terrore. Noi non vogliamo cambiare nulla. Per ora dobbiamo solamente rielaborare tutto e andare avanti.Valeria Pestuggia




