Visti: cosa è cambiato nel 2025 in Australia

Il 2025 si chiude con importanti novità per il sistema di immigrazione australiano, dai visti skilled ai requisiti di inglese, fino ai visti studenteschi. L'agente d'immigrazione Emanuela Canini riassume quali sono stati cambiamenti più significativi quest'anno.

Cosa è successo nell'ultimo anno dal punto di vista dell'immigrazione Down Under? Credit: pexels.com/Lara Jameson

Scopri altri nostri podcast cliccando qui.

Quali sono stati i cambiamenti più importanti nel 2025 per quanto riguarda le regole nel mondo dell'immigrazione Down Under? Ce ne ha parlato l'agente d'immigrazione Emanuela Canini.

Ascolta l'intervista a Emanuela Canini cliccando sul tasto "play" in alto a sinistra

A novembre, il Dipartimento di Immigrazione ha rilasciato 10.000 inviti per il visto Skilled Independent 189, che si aggiungono ai 6.887 di agosto, portando il totale annuale a circa 16.900, il tetto massimo previsto.

"È quindi improbabile che ci siano nuovi inviti prima di luglio 2026", avverte Emanuela Canini ai microfoni di SBS Italian.

Le professioni più richieste restano quelle nel settore sanitario ed edilizio. In particolare, nell’edilizia molti candidati sono stati invitati con il punteggio minimo di 65 punti, a conferma della forte carenza di manodopera.

Nonostante ciò, il visto 189 rimane altamente competitivo e il governo continua a favorire i visti sponsorizzati dalle aziende.

Lo scorso agosto è stata introdotta la modifica dei requisiti di inglese, entrata in vigore dal 7 agosto (e dal 13 settembre per il visto 482).

Sono stati introdotti nuovi test formalmente accettati e sono stati abbassati i punteggi minimi per diversi esami, rendendo il requisito più flessibile. Per il visto 482 è ora possibile rifare una sola parte dell’IELTS. Le nuove regole si applicano però solo agli esami sostenuti dopo le date di entrata in vigore.

Dal 1° luglio il costo del visto studentesco è salito a 2.000 dollari, costo quasi triplicato in un anno.

Nonostante le richieste di riduzione per i corsi brevi, la tassa resta invariata.

"I dati mostrano un lieve calo dei visti per corsi di inglese e vocational, dovuto soprattutto all’aumento dei rifiuti, mentre crescono gli studenti universitari, in particolare nei dottorati", sottolinea Emanuela Canini.

Una strategia che conferma la volontà del governo di puntare su studenti e competenze di livello più elevato

Emanuela Canini

Ascolta SBS Italian tutti i giorni, dalle 8am alle 10am. 

Seguici su Facebook e Instagram o abbonati ai nostri podcast cliccando qui.