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In questo scenario, non incentivare l'uso delle energie rinnovabili significa darsi la zappa sui piediMassimiliano Tani

Un'immagine dell'impianto di Torrens Island, vicino ad Adelaide, chiuso nel 2023 dopo oltre 50 anni di attività Credit: MATT TURNER/AAPIMAGE

In questo scenario, non incentivare l'uso delle energie rinnovabili significa darsi la zappa sui piediMassimiliano Tani
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CARLO OREGLIA
08:32 siete sempre all'ascolto del programma italiano di Radio SBS, questa mattina in compagnia di Carlo Oreglia e Dario Castaldo. È arrivato il momento di parlare di economia, quindi noi lo facciamo con l'esimio docente di finanza dell'University of New South Wales di Canberra
CARLO OREGLIA
Massimiliano Tani che è con noi in diretta, buongiorno Max.
MASSIMILIANO TANI
Eccoci qua non sentivo per cui non so se è normale, quindi buongiorno a voi due e buongiorno a tutti gli ascoltatori.
CARLO OREGLIA
allora Max iniziamo con l'ultima riunione del 2025 della Reserve Bank per decidere sul tasso di interessi.
CARLO OREGLIA
Alla vigilia era praticamente unanime il consenso sull'opzione, nessun movimento, insomma rimaniamo fermi come dei cervi, in una strada con gli abbaglianti. la nostra posizione da cervo era quella del 3,6 percento da parte, appunto questo è il tasso di interesse attuale, così è infatti è stata la decisione sui tassi è arrivata ieri dopo che la Reserve Bank, aveva iniziato il 2025 con un taglio dei tassi, seguito da altri due tagli nei mesi successivi,
CARLO OREGLIA
ma l'aumento nell'ultima parte dell'anno dell'inflazione che appunto è arrivata al 3,8 percento ha dato una brusca frenata a questa politica di riduzione dei tassi. Max com'è cambiata l'Australia dal gennaio scorso allora?
MASSIMILIANO TANI
Ma allora è diventata un'Australia un attimino più resistente da un punto di vista economico, perché bene o male le incertezze del Covid se ne stanno andando via,
MASSIMILIANO TANI
anche se lentamente, per cui la nostra inflazione è diminuita. Però è arrivato l'uragano Trump che ha messo tariffe e costrizioni e noi siamo un paese esportatore, ma soprattutto importatore e quindi soffriamo di questo. La banca centrale ha quindi visto l'aumento dell'inflazione dicendo c'è ancora tanta incertezza, per cui vediamo che
MASSIMILIANO TANI
Appunto i prezzi stanno aumentando in diverse parti, dell'economia e i segnali non sono per una discesa dell'inflazione, quindi non sono per ridurre i tassi di interesse, tra l'altro hanno anche cambiato il modo in cui calcolano l'inflazione, per cui tra le cose che dicono e anche quelle di ma non sappiamo bene se le nuove se la nuova misura di inflazione funziona o no, per cui facciamoci questo Natale tranquilli al 36 percento, poi vediamo il prossimo anno che succede.
MASSIMILIANO TANI
Certo è che appunto l'incertezza Trump con le tariffe e non le tariffe non andrà via non andrà via certamente velocemente. Noi continuiamo ad avere una politica di non politica per quanto riguarda che cosa facciamo, per esempio con l'energia, quindi come possiamo dare con energia a basso costo
MASSIMILIANO TANI
per le nostre industrie, anche per le per le persone, anzi dove vediamo dei risparmi, andiamo a mettere delle tasse, tipo l'utilizzo dell'energia per chi si mette i pannelli solari, per cui, insomma, di incertezza ce n'è, d'incertezza ce ne mettono anche i nostri politici, per cui la banca centrale,
MASSIMILIANO TANI
più che dire restiamo lì, non facciamo niente, mi sa che non possa fare altro.
CARLO OREGLIA
Max, ci è arrivato un commento proprio in diretta per te, una domanda per per Max.
CARLO OREGLIA
La domanda è, come hai una società consumistica che ora ci dice che si deve spendere di meno per abbassare l'inflazione? Che è un po' il quello che si chiedono tutti, insomma, se anche tu hai detto le ragioni per cui l'inflazione sale sono esterni, perché dobbiamo pagarci noi con i nostri soldi?
MASSIMILIANO TANI
Perché ahimè, l'inflazione viene calcolata su quello che viene consumato, per cui, ahimè, quello fa parte del del modo in cui l'inflazione viene viene misurata e in un'economia come quella australiana, la principale fonte di spesa annuale è la spesa per consumi, per cui,
MASSIMILIANO TANI
è un po' mettere tutte le erbe dentro lo stesso fascio, ma se tu riduci la fonte principale di spesa, indipendentemente da andare a capirne qual è la causa per cui la gente spende di più, ecco lì che hai meno pressione su questo,
MASSIMILIANO TANI
che poi succede nel resto dell'economia. Certo è che, ripeto, lì è dove bisognerebbe avere un attimino più di se vuoi volontà di lungo periodo da parte dei nostri politici di dire vabbè, andiamo a cercare di capire che cosa effettivamente succede. Magari i prezzi dell'energia sono troppo alti, magari non abbiamo un piano, una decisione di cosa vogliamo fare dell'energia perché continuiamo a rimbalzare
MASSIMILIANO TANI
la palla tra le energie rinnovabili e quelle non rinnovabili, e tutto questo fa sì che i prezzi della benzina non scendano, che il costo dell'energia per produrre continua a essere alto e se i costi di produzione sono alti, ahimè, anche quelli di vendita sono altri, per cui noi consumatori, siamo sempre di fronte a prezzi che sono più alti, il problema non è nostro che andiamo
MASSIMILIANO TANI
a consumare di più perché vogliamo mangiare fuori due volte a settimana e compriamo due polli invece che uno. Il problema è che ormai il mezzo pollo oggi costa come un pollo di ieri.
DARIO CASTALDO
Max a proposito di spirale inflazionistica, il governo ha annunciato che non prorogherà i sussidi
DARIO CASTALDO
sulle bollette e in questa situazione si teme un'ulteriore spirale inflazionistica, quantomeno un'ondata di rincari. Negli ultimi tre anni tra l'altro i prezzi dell'energia elettrica nel Queensland e New South Wales, sono aumentati del 32 percento, in Western Australia del 25 percento, in Victoria del 20 percento, alla radice del problema, una delle concause è sicuramente la decisione di Santos che 10 anni
DARIO CASTALDO
fa ha deciso di raddoppiare le sue esportazioni, nonostante le riserve di gas fossero insufficienti. Quando ha scoperto di essere di essere a corto di gas, Santos ha di fatto deciso di saccheggiare il mercato interno per massimizzare i profitti all'estero. Quindi si vende all'estero anche la parte australiana, con il paradosso che talvolta comprare il gas australiano al di fuori dei nostri confini è più conveniente e più economico, quindi
DARIO CASTALDO
cosa sta pensando, cosa sta considerando il governo per ovviare a questo problema?
MASSIMILIANO TANI
Ma sta pensando, sta pensando sostanzialmente due cose, quindi, come hai detto tu il problema è che appunto 10 anni fa questa grossa compagnia privata ha deciso di raddoppiare, il volume di esportazioni di gas e non soltanto tu raddoppi il volume di esportazione, ma firmi dei contratti che rendono queste esportazioni, obbligatorie, per cui la Santos ha un obbligo di esportare,
MASSIMILIANO TANI
quindi ha dei contratti che dicono tu devi esportare questo. Quando le tue riserve non ci sono dici vabbè dove le vado a prendere le vado a prendere,
CARLO OREGLIA
dal mercato interno. Ecco era proprio era proprio quello il problema della Santos, han firmato i contratti, hanno deciso di raddoppiare e poi non avevano abbastanza gas.
MASSIMILIANO TANI
E certo, e quindi hanno detto vabbè, da dove li prendiamo e li prendiamo degli australiani e e chi pensa agli australiani dice vabbè ci penserà il governo in qualche modo, a noi non è che gli interessi più di tanto.
MASSIMILIANO TANI
Per cui il problema non è tanto di Santos che è una un'azienda privata e fa quello che deve fare. Quindi se il suo obiettivo è massimizzare i profitti, li massimizza. Il problema è che abbiamo ripeto ancora dei politici che magari vedono
MASSIMILIANO TANI
soltanto alle prossime elezioniamo vabbè, tanto questi contratti sono contratti decennali. Chissà che cosa succederà a 13 anni è importante mantenere la cadrega, quindi la sedia alle prossime elezioni e io non faccio niente, ci penserà qualcun altro, per cui il fallimento vero e proprio lì è veramente della della classe dirigente che
MASSIMILIANO TANI
non riesce a vedere oltre, ahimè, le prossime elezioni.
CARLO OREGLIA
Ma scusa, Max, tecnicamente sarebbe possibile per il governo dire no c'è un tot di gas che deve essere assolutamente destinato al mercato interno.
MASSIMILIANO TANI
No, no, no, cioè lo può dire, però non lo può fare. Quindi il classico caso di tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Perché?
MASSIMILIANO TANI
Perché nel momento in cui tu in governo intervieni in accordi internazionali e privati, metti a rischio la tua credibilità internazionale. E visto che noi dipendiamo
DARIO CASTALDO
esattamente quello che ha fatto Trump negli ultimi mesi.
MASSIMILIANO TANI
Visto che noi, ahimè dipendiamo per i nostri investimenti, per il capitale di cui abbiamo bisogno, per il mutuo delle nostre case, i soldi non vengono raccolti in Australia, cioè una parte viene raccolta in Australia, ma una gran parte viene
MASSIMILIANO TANI
dall'estero dobbiamo stare attenti. Gli Stati Uniti sono in una posizione completamente diversa, perché anche se fanno come quello che vogliono, cosa sta succedendo adesso con Trump, loro hanno una superiorità particolare che viene data dal fatto di avere i dollari, per cui se ci dovesse essere
MASSIMILIANO TANI
mancanza di dollari e tu chiami la Banca centrale americana e dici vabbè, stampa un po' di soldi in modo tale che li dai in giro qui lo possono fare. Noi non possiamo, quindi non abbiamo l'autonomia,
MASSIMILIANO TANI
la capacità gestionale che possono avere gli Stati Uniti fino a quando tutto il resto del mondo crede nell'economia americana. Noi, ahimè, dipendiamo dall'estero, in gran parte dagli Stati Uniti, per quanto riguarda importazioni di capitale, per avere nuovi progetti, per avere nuove, infrastrutture, per ripeto, finanziare i mutui, che poi ci arrivano in casa e quindi zitti e buone da quella parte e prendiamo quello che viene, per cui l'uniche le uniche alternative che,
MASSIMILIANO TANI
appunto il nostro tesoriere ha e dire vabbè, cosa facciamo? Magari facciamo aprire nuove miniere, nuovi giacimenti di gas perché in Australia ce ne sono, però lì vai a toccare tutto un problema di, ma allora cosa facciamo con l'ambiente, cosa non facciamo, rinnovabili, non rinnovabili, eccetera.
MASSIMILIANO TANI
Oppure la cosa più semplice vabbè, magari mettiamo una tassa sulle esportazioni in modo tale che possiamo, se non altro, raccogliere qualche soldo da tutto questo benessere che noi esportiamo, ahimè, a spese nostre. Ti faccio ancora notare la contraddizione
MASSIMILIANO TANI
del nostro governo dove dice vabbè chi sì chissà cosa facciamo con le con il settore privato di esportazione, però, per chi vive in Australia, perché non li tassiamo di più, per cui anche lì le nostre belle energie rinnovabili che abbiamo, vengono non vengono incentivate, che è una cosa folle, quindi dai la zappa sui piedi, non su un piede solo, ma su entrambi.
CARLO OREGLIA
Allora grazie per essere stato con noi Massimiliano. Tani. Ci risentiamo la prossima settimana.
MASSIMILIANO TANI
Va bene, grazie a te e tutti gli ascoltatori, buona giornata.
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