Sette giorni fa George Floyd moriva a Minneapolis, in seguito ad un fermo di polizia le cui immagini toccanti e cruente hanno fatto il giro del mondo.
Sui social sono immediatamente spuntati gruppi che hanno chiesto a gran voce giustizia per il 46enne afro-americano, ma altrettanto rapidamente la contestazione si è riversata per le strade del Paese, con decine di migliaia di manifestanti protagonisti di proteste pacifiche e altrettanti cittadini che si sono lasciati andare a disordini, atti vandalici e scontri con le forze dell'ordine.
Ad oggi oltre 20 Stati americani e una sessantina di città, tra le quali New York, hanno istituito il coprifuoco.
Con la giornalista Chiara Basso abbiamo analizzato i fattori che hanno portato a questa esplosione di rabbia e alla diffusione delle proteste a macchia d'olio in tutti gli Stati Uniti. Ad infiammare gli animi, in un momento delicato per la nazione, hanno contribuito le conseguenze della pandemia sull'occupazione e la storia di disuguaglianze e soprusi subiti dalle varie minoranze, ma anche la relazione del medico legale (che nella sua autopsia ha escluso la morte di George Floyd per soffocamento) e la posizione antagonista del Presidente Trump, che anche nelle ultime ore ha chiesto il pugno di ferro contro i manifestanti.
A questa serie di ragioni si è aggiunta anche l'ondata emotiva, di sdegno e rabbia, suscitata dalla dinamica del decesso di George Floyd, costretto a sopportare per quasi nove minuti il peso del ginocchio del poliziotto Derek Chauvin sul collo. E che ha inutilmente implorato gli agenti in quanto impossibilitato a respirare. Tanto che il suo I can't breathe è diventato il simbolo della protesta.

Donald Trump says he will deploy the US military against protesters across the country Source: Getty Images North America

L'ex Presidente statunitense Barack Obama ha condiviso sul suo profilo la foto di questo murale realizzato a Minneapolis in memoria di George Floyd Source: www.facebook.com/barackobama/
"Sembra l'inizio di una guerra civile, istigata da un Presidente che dovrebbe rappresentare tutta la nazione in un momento così fragile e la cui gestione della crisi è stata invece catastrofica", spiega Chiara Basso, secondo la quale è difficile che la frattura possa essere ricomposta e per la questa vicenda potrebbe rimescolare le carte in vista delle elezioni di novembre.

Protesters face off with New York City Police during a demonstration about the arrest of George Floyd Source: EPA
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