Grazie all’Istituto di Cultura Italiana di Sydney è in questi giorni in Australia La Cantiga De La Serena, un ensemble di musicisti e ricercatori pugliesi che ci restituiscono la musica del Mediterraneo, dal Sud Italia al Medio Oriente.
"Il canto della sirena", spiega Fabrizio Piepoli ai microfoni di SBS Italian, "per noi rappresenta metaforicamente l'intreccio indissolubile delle culture del Mediterraneo".
Il percorso musicale dell'ensemble è descritto da Giorgia Piepoli come "una sorta di cammino lungo questa strada liquida che è il Mediterraneo, che in questo momento è un luogo triste, un luogo dove accadono tragedie".
Attraverso la musica vorremmo riportare la bellezza di ciò che rappresenta il Mediterraneo, che è luogo di incontro di culture, di fratellanza, di arricchimento reciproco.Giorgia Santoro, La Cantiga De La Serena
La musica tradizionale è quindi riscoperta e reinterpretata utilizzando varie lingue, dai dialetti pugliesi all'aramaico, dall'ebraico all'arabo.
Sono molti anche gli strumenti che il trio utilizza per riportare ai giorni nostri una musica che spesso non è nemmeno mai stata scritta, ma che è stata trasmessa nel corso dei secoli per via orale.
Il Mediterraneo che viene raccontato è quello geografico, ma non solo, con l'uso di flauto, arpa celtica, oud, chitarra battente, mansuri. Un "Mediterraneo della mente, del cuore": così lo descrive Adolfo La Volpe.
La Cantiga De La Serena si esibirà il 19 giugno allo Smith's Alternative di Canberra ed il 20 giugno alla sede dell'Istituto Italiano di Cultura di Sydney.

Giorgia Santoro, Fabrizio Piepoli e Adolfo La Volpe, ovvero La Cantiga De La Serena.