Gli incontri a margine della parata militare hanno avuto l'obiettivo di ribadire i legami forti tra le tre potenze che hanno preso parte alle celebrazioni, spiega il corrispondente dall'Asia di Radio Radicale, Francesco Radicioni.
Ieri Xi Jinping e Kim Jong Un si sono incontrati in un faccia a faccia che non avveniva da sei anni, mentre Cina e Russia hanno firmato un importante nuova alleanza energetica.
"In qualche modo l'immagine di Xi Jinping accanto a Vladimir Putin e a Kim Jong Un - due leader internazionali che probabilmente sono oggi quelli che più di ogni altro sono oggetto delle sanzioni da parte dell'Occidente - intendeva proprio lanciare questo messaggio di sfida da parte della leadership della Repubblica popolare nei confronti della leadership globale degli Stati Uniti", spiega Radicioni.
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In Australia, si sono alzate molte voci critiche sulla presenza dell'ex premier del Victoria, Daniel Andrews, e dell'ex ministro degli esteri Bob Carr.
La leader dell'opposizione Sussan Ley ha definito inappropriata la presenza di Andrews, mentre il primo ministro Albanese ha difeso i compagni di partito sottolineando che hanno partecipato a titolo personale.
"Nonostante questa facciata, l'impressione è che il sud globale rimanga comunque un gruppo piuttosto composito di Paesi, ognuno con una propria agenda e con tensioni anche all'interno di questo gruppo, unito sicuramente dalla volontà di avere maggiore spazio all'interno di quell'ordine internazionale uscito proprio dalla Seconda guerra mondiale", spiega Radicioni.