Ci sarebbero 35 bambini e 58 donne tra le 492 persone che, secondo il Ministero della salute libanese, hanno perso la vita nelle ultime ore a causa degli attacchi israeliani.
Il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, in merito all'elevato numero di vittime, ha affermato che fra loro ci sono "numerosi terroristi che si trovavano accanto ai sistemi d'arma".
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Missili libanesi intercettati dallo scudo aereo israeliano. Source: AP / Baz Ratner/AP/AAPImages
"Questo è un massacro", ha detto il giornalista Michele Giorgio ai microfoni di SBS Italian, spiegando che migliaia di civili sono in fuga dalle zone al confine.
Secondo un articolo di Nick Paton-Walsh sul sito della CNN, l'esercito israeliano starebbe correndo un grosso rischio a cercare di arrivare a una de-escalation attraverso un attacco militare, anche perché il suo esercito sarebbe stanco.
Giorgio però non è completamente d'accordo: "Non è detto che l'esercito israeliano sia stanco. Certo, non è numericamente infinito, perché è un esercito di leva, ma ha avuto già modo di far riposare le sue truppe".
Il giornalista ha anche commentato l'appello del primo ministro iracheno Mohammad Shia Al-Sudani, il quale, durante la 79esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, ha esortato i Paesi arabi a fare quadrato per fermare "l'attività criminale di Israele in Libano".
Secondo Giorgio, "non sarà facile, perché il Libano era già in enormi difficoltà soprattutto economiche prima di questi attacchi".