Il 15 agosto scorso un team di Emergency è finalmente entrato a Gaza, dopo vari ostacoli che ne avevano impedito l'ingresso.
Il team, composto al momento di due persone - il capomissione Emergency a Gaza Stefano Sozza e un logista, responsabile di tutti i processi logistici e organizzativi del progetto - ha identificato un lotto di terra in cui la Onlus, fondata esattamente 30 anni fa da Gino Strada, intende aprire una clinica.
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Questa clinica, spiega Sozza, sorgerà nel governorato di Khan Younis, e offrirà primo soccorso, stabilizzazione di emergenze medico chirurgiche e trasferimento presso strutture ospedaliere, nonché assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio.
In questa zona vivono due milioni di persone in neanche 50 km quadrati e ci sono circa due milioni di persone. Ecco perché l'abbiamo scelta.Stefano Sozza
Sozza ha sottolineato come in nessun angolo della Striscia ci si possa sentire sicuri: "Dal 12 agosto l'area umanitaria si è ridotta dai circa 60 km quadri di inizio anno ai 48 di adesso: è una situazione drammatica".
Il giorno dopo l'intervista, la zona di Al Mawasi, un'area a pochi chilometri da Khan Younis, è stata colpita da bombardamenti israeliani.

Palestinesi dopo l'attacco israeliano ad Al-Mawasi, in cui sarebbe stato colpito Mohammed Deif. EPA/HAITHAM IMAD Source: EPA / HAITHAM IMAD/EPA
Sozza ribadisce l'auspicio che "venga garantito l'ingresso agli aiuti per una popolazione davvero stremata".