Nei libri di testo solitamente l'inflazione crescente si neutralizza con l'aumento del costo del denaro. Però dall'altra parte c'è il mercato immobiliare australiano, che riceverebbe effettivamente la notizia di aumenti del tasso di interesse del costo del denaro come una catastrofe.
Dunque, che cosa ha deciso di fare la Reserve Bank of Australia?
"La Banca Centrale ha deciso di non fare niente per quanto riguarda il tasso di interesse, che non è cambiato", spiega il docente di Finanza della University of UNSW-Canberra Massimiliano Tani.
"Ha deciso di continuare a comprare i titoli di Stato al ritmo di 4 miliardi a settimana, ma ha fatto una cosa abbastanza interessante, vale a dire — invece di guardare al tasso che viene pagato sul titolo di Stato in scadenza nel 2024 che ha voluto mantenere allo 0,1 per cento — ha detto: ‘Questo può adesso muoversi’", ha spiegato Tani.
"I rendimenti su questi titoli di stato possono muoversi come si vuole e quindi in un certo senso ha cominciato a lasciare la porta aperta per un possibile incremento del costo del denaro”, ha aggiunto.
Tassi d'interesse
"La Banca Centrale fino a questo momento nelle decisioni e nella sua politica strategica ha detto chiaramente che uno dei suoi obiettivi era quello di mantenere il tasso pagato da questo titolo di Stato che scade nel 2024 allo 0,1 per cento".
Quindi finché la RBA diceva questo "potevamo stare tranquilli che per almeno tre anni non ci si aspettasse un aumento dei tassi di interesse", spiega Tani.
"Nel momento in cui la banca però ci dice: 'Adesso io lascio che il prezzo — e quindi il guadagno che tu puoi fare tenendo questo titolo di Stato in tasca — lo decidano domanda e offerta, è così che questa specie di garanzia che la Banca Centrale ha dato finora che i tassi non sarebbero cambiati fino al 2024 viene meno", ha aggiunto Tani.
Dall'inizio della pandemia le case hanno acquistato il 17 per cento in più di valore. Questo modello di crescita è destinato a continuare?
Ascolta l'intervento di Massimiliano Tani.
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