Il tema di quest'anno è un invito a considerare chi ci vive accanto ogni giorno e non soltanto in certe occasioni, ma in generale lo scopo di questa giornata è incoraggiare le connessioni sociali tra persone e comunità in tutta Australia, come ha fatto ad esempio Verdiana Azzarello con i suoi vicini di casa di origine filippina.
"Io passo molto tempo a casa da sola, perché mio marito lavora nell'hospitality, e averli lì mi fa sentire al sicuro. Mi sento fortunata, oltre a incontrare dei buoni vicini abbiamo incontrato dei buoni amici", spiega.
In evidenza
- Domenica 28 marzo si celebra Neighbour Day
- I rapporti con vicini e vicine di casa sono diventati più stretti durante i lockdown
Mai come in questo momento, dopo mesi di lockdown con interazioni sociali molto ridotte, è importante conservare e mantenere questi rapporti.
Per molti di noi, senza reti familiari solide in Australia, un vicino può diventare qualcosa di più di una persona che vive nella porta accanto.
Silvana Minella racconta la sua esperienza ai microfoni di SBS Italian: "durante il lockdown, una domenica dopo pranzo abbiamo sentito bussare alla porta; c'erano i nostri vicini di casa settantenni, che ci hanno invitati sul pianerottolo a festeggiare (con le debite distanze) il compleanno della vicina".
La coppia di anziani non poteva vedere i propri familiari, ma anche per Silvana e il suo compagno questo momento di condivisione è stato importante.
"Ci siamo sentiti quasi a casa, non più soli qui in Australia", spiega Silvana, che all'epoca era arrivata in Australia da poco.
"È stato un aiuto reciproco in un momento difficile".
Anche Roberto riconosce che il lockdown lo ha spinto a stringere rapporti più stretti con alcuni vicini, soprattutto con una signora anziana a cui ha fatto alcuni piccoli favori.
"Cerchiamo di prenderci cura gli uni degli altri (...) un piccolo aiuto a volte sembra niente, ma a volte, come durante il lockdown, serve".
Giorgia recentemente si è sentita male a casa ed è dovuta andare in ospedale. Le sue vicine in quelle circostanze si sono prese cura dei suoi figli durante il suo ricovero, fortunatamente breve.
Il rapporto di buon vicinato era stato favorito dai lockdown, ricorda Giorgia, quando i bambini hanno cominciato a giocare insieme nella strada, ma, come dimostrato dalla reazione delle vicine quando Giorgia è stata male, l'amicizia è rimasta anche dopo: "sono sempre tutti molto disponibili".
Fabrizio concorda: anche per lui i lockdown hanno fatto sì che i rapporti col vicinato migliorassero, con momenti di maggiore condivisione sia con un vicino di origine maltese sia con un'anziana vicina di origine cinese, con cui pur non avendo una lingua in comune c'è un continuo scambio di piccoli doni e favori.
"È la nonna di tutti quanti", racconta.
Fabrizio apprezza molto questi rapporti stretti tra vicini: "mi ricorda quando ero piccolo io in Italia a Grosseto".
Ascolta il dibattito integrale:
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
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