Sei anni fa, Nicola Enrico Bruni ha deciso di vestire i panni di Raffaella Carrà per la prima volta sul palco di “Heaps Gay”, un evento annuale organizzato da Kat Dopper, nota producer e madrina della comunità arcobaleno in Australia.
“Mi ha dato la prima possibilità di salire sul palco e far nascere Nicola La Diva”, racconta ai microfoni di SBS Italian.
Il trentenne, nato a Melbourne ma residente a Sydney, nei suoi spettacoli drag interpreta la disco italiana degli anni 70 e in particolare il repertorio dell’iconica Raffaella Carrà.
“I miei genitori si sono traferiti in Australia negli anni 80, avevamo sempre accesa la TV su Rai International e c’era sempre la Carrà. Io mi sono innamorato di lei quando ero piccolo”.
Per Nicola, l’artista italiana scomparsa nel 2021, “rappresenta una grande parte del mio cuore drag, qualcosa di favoloso e pazzesco”.
Come racconta il performer, la storia della cantante italiana racconta il coraggio di un’artista che “dopo una caduta si rialza e che riesce solo attraverso la sua forza creativa e il suo talento ad aprire le menti”.
Ma cantare e muoversi al ritmo della sua canzone preferita, “A far l’amore comincia tu”, rappresenta per Nicola anche molto altro.
Nel suo percorso da drag queen, interpretare la musica italiana ha dato a Nicola la possibilità di sentirsi vicino alla sua lingua e cultura di appartenenza in un periodo in cui, figlio di genitori calabresi con una impostazione molto tradizionale, faceva fatica ad sentirsi accettato dalla famiglia.
“Io sono così orgoglioso di essere italiano, ma nella mia vita non è sempre stato facile perché sono sempre stato molto diverso. Dai panini coi salumi che mangiavo a scuola, sono sempre stato strano per gli australiani. Ma da adulto, questa diversità è stata la mia forza”.
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