È tornata a casa ieri dopo la scarcerazione l'attivista Ahed Tamimi, la 17enne divenuta simbolo della lotta popolare palestinese contro l'occupazione israeliana.
Era stata imprigionata e condannata per aver schiaffeggiato a dicembre scorso due militari israeliani impegnati in operazioni di controllo nel villaggio cisgiordano di Nebi Saleh.
Insieme alla giovane, è stata liberata anche la madre di Ahed, Mariman, che aveva ripreso la scena con un cellulare ed era stata arrestata insieme alla figlia.
"My plans for the future, I will continue my university studies and I will study law to address the cause of my country in all of the international forums, and to represent the prisoners' cause and talk about it to the whole world and in the international courts."
Il video, che riprendeva la giovane schiaffeggiare e colpire con un calcio due soldati in tenuta da combattimento, divenne virale in Paestina per poi diffondersi in tutto il mondo.
"Questa immagine" - ha raccontato ai microfoni di SBS il giornalista del Manifesto Michele Giorgio - "fece il giro in Israele, dove i due soldati apparvero come l'esercito che viene preso a schiaffi dai palestinesi, da una ragazzina che non aveva paura di affrontarli".
La procura militare poi durante il processo prese in considerazione altri episodi di violenza della giovane nei confronti dell'esercito, e dall'accusa semplice di aver schiaffeggiato i due soldati si passò a quella di violenze ripetute e di terrorismo.
La condanna a 8 mesi è il frutto di un patteggiamento tra la procura militare e i legali della famiglia di Tamimi.
Nello stesso giorno della liberazione di Ahed Tamimi sono stati rilasciati l'artista italiano Jorit Agoch e altri due street artist, fermati dalla polizia israeliana a Betlemme.

L'artista campano Jorit durante la realizzazione del ritratto di Ahed Tamimi. Source: courtesy of Michele Giorgio
Lo street artist aveva dipinto sul muro tra Israele e Cisgiordania proprio il volto di Ahed, venendo fermato dalla polizia e successivamente detenuto per 24 ore.
Il rilascio dei tre giovani, con Jorit un altro ragazzo italiano e un palestinese, è stato subordinato dalle autorità israeliane a un provvedimento di espulsione dal Paese. 

L'artista campano Jorit durante la realizzazione del ritratto di Ahed Tamimi. Source: courtesy of Michele Giorgio
L'artista di Napoli è tornato subito in Italia senza aspettare la scadenza delle 72 ore di margine per lasciare il paese e non potrà ritornare in Israele per i prossimi 10 anni.
Ascoltate l'intervista con il giornalista Michele Giorgio nell'audioplayer sotto il titolo.