Liliana Ravagnolo, responsabile delle operazioni di missione e dell'addestramento dell'ALTEC, è un'esperta di questo argomento, ed è stata ospite dell'evento "Food in Space: science, technology and taste", organizzato dall'Ambasciata italiana di Canberra nell'ambito della quinta Settimana della Cucina italiana.
Psicologa, Ravagnolo ha lavorato per 15 anni nell'addestramento degli astronauti e delle astronaute della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che da vent'anni è in orbita intorno alla Terra.
"Ci sono due tipi di cibi che vengono forniti agli astronauti: uno è lo standard food, che viene fornito dalla NASA e dall'agenzia spaziale russa, e costituisce quasi il 90% del menù a disposizione", spiega ai microfoni di SBS Italian, "poi ogni astronauta ha diritto ad una certa percentuale di bonus food che è costituito da cibo che porta con sé dal suo Paese di origine".

Drinking in space ©NASA Source: ©NASA
Lasagne, tiramisù, pizza e caponata sono alcuni dei piatti italiani che astronauti e astronaute dell'ISS hanno portato con sé negli anni, in speciali sacchetti sottovuoto o altri contenitori sottoposti a procedure che ne garantiscono la conservazione fino a 24 mesi, "con gusto e consistenza simili a quelli appena fatti".
Si sono fatti insomma molto progressi da quando, agli inizi degli anni '60, non era ancora chiaro se si potesse mangiare nello spazio, e i primi pasti in orbita furono indubbiamente più monotoni e insipidi di quelli che si consumano ora sulla ISS.

Pizza in space ©NASA Source: ALTEC
Quello del cibo può sembrare un aspetto secondario in missioni complesse come quelle della ISS, ma in realtà riveste una notevole importanza anche dal punto di vista psicologico.
"Bisogna considerare che questi astronauti trascorrono periodi lunghi nello spazio, sei mesi lontani dalle famiglie, dagli affetti, dagli amici, e portarsi un pezzettino del Paese di origine aiuta a superare i momenti di lontananza", racconta la dottoressa Ravagnolo.
"In genere quando consumano questi pasti tendono a farlo in maniera comunitaria", aggiunge, "e questo aiuta a costituire anche il gruppo e a cementare le amicizie", grazie alla condivisione di piatti che riflettono la loro cultura di origine.

Bonus food for astronauts Source: courtesy of ALTEC
L'equipaggio della ISS è naturalmente internazionale. In questo momento ad esempio ci sono a bordo persone di nazionalità russa, statunitense e giapponese.
Il fatto di creare gruppo è fondamentale
Tra le richieste più specifiche in tema di menù a bordo della Stazione Spaziale Internazionale Ravagnoli ricorda il menù vegano di Samantha Cristoforetti, astronauta italiana che trascorse 200 giorni in orbita, e tra quelle più divertenti quella di un astronauta inglese che richiese fish and chips, ma dovette arrendersi davanti all'impossibilità di conservarlo per 24 mesi.
Ascolta l'intervista integrale a Liliana Ravagnolo, esperta di cibo nello spazio, istruttrice per astronauti dell'ISS.

Liliana Ravagnolo ©ALTEC Source: ALTEC
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