La scorsa settimana migliaia di manifestanti sono scesi nelle piazze delle principali città australiane per protestare contro le lungaggini del rilascio dei visti.
Un rapporto del Migrant Workers Centre intanto ha scoperto che per certe categorie di visti i tempi di disbrigo delle pratiche sono addirittura raddoppiati negli ultimi quattro anni.
In testa a questa speciale classifica il bridging visa, i cui tempi di attesa sono aumentati di ben sei volte.
Un quadro alquanto sconfortante, che abbiamo già visto altre volte in passato, seppure in forme minori, ma a cui non siamo ancora abituati.Emanuela Canini, agente d'immigrazione
I Bridging visa adesso sono più di 300mila, racconta a SBS Italian l’agente d’immigrazine Emanuela Canini, sottolineando come i tempi d’attesa possano cambiare da un momento all’altro.
Quali sono le ragioni del ritardo accumulato?
Le ragioni esterne possono essere varie, ma “tutte vengono poi gestite a livello politico a seconda della convenienza economica del Paese”, spiega Emanuela Canini.
La scelta politica nel periodo del COVID-19 è stata inizialmente quella di favorire i visti temporanei delle persone rimaste in Australia (in particolare quelle con le occupazioni nella lista prioritaria e i visti partner) e bloccare quelli che erano fuori Australia.
Da qui si è creata la coda.

Manifestanti contro i ritardi dei visti a Federation square, Melbourne,
La coda oramai è tale che gli impiegati del DHA non bastano più. Il ministero dell’interno assumerà 500 nuovi impiegati, ma ci vorranno mesi prima che diventino operativi.
Lavoratori specializzati cercasi
Ieri il governo federale ha reso noto che la lista dei lavoratori specializzati che mancano all'Australia è quasi raddoppiata dall’anno scorso.
La cosidetta skills priority list è cresciuta da 153 a 286 occupazioni, situazione definita dal ministro per le competenze professionali Brendan O'Connor come “una sfida difficile” per il Paese.
Sempre il governo, nel mese di agosto ha aperto a oltre 12mila posizioni di Skilled Independent Visas, il numero più alto da diversi anni a questa parte.
Dalle statistiche si nota che la maggior parte di questi sono persone fuori Australia e hanno 65 punti.
“Questo significa che il punteggio minimo per ottenere il visto è stato abbassato", sottolinea Emanuela Canini.

Un manifestante contro i ritardi dei visti a Federation Square, Melbourne. Source: SBS / Yuki Yuen
“Teoricamente però queste persone servirebbero subito. Allora è molto probabile che il governo abbia deciso di fare questo mega invito adesso, piuttosto che suddividere le chiamate nei vari mesi a seguire”.
È quindi possibile che nei prossimi mesi saranno rilasciati solo pochi altri inviti. Rimane da vedere quindi se da qui a dicembre anche altri tipi di visti verranno sbloccati.



