L'ultimo in ordine di tempo è stato l'attacco alla giovane atleta italiana Daisy Osakue, che ha subito una lesione alla cornea dopo essere stata colpita da un uovo lanciato da un'auto in corsa mentre attraversava la strada. Ma nelle ultime settimane soso stati molti i fatti di cronaca che hanno visto come vittime persone immigrate o percepite come "straniere".
Secondo il Senatore della Lega Paolo Arrigoni la posizione del suo partito è quella di opporsi a forme di violenza e discriminazione, nel contesto di quella che definisce un'azione pragmatica nel governare i fenomeni migratori.
"Questi fatti che si stanno verificando negli ultimi giorni sono assolutamente da condannare e da contrastare, da contrastare anche penalmente".
Arrigoni ha voluto comunque ribadire che il problema immigrazione in Italia esiste, ma si tratta del fenomeno degli ingressi irregolari, e non di quello della presenza di quei residenti immigrati che regolarmente vivono e lavorano nel paese, e i cui figli studiano in Italia.
E ha voluto anche distinguere tra immigrati economici e coloro i quali stanno scappando da guerre e hanno il diritto di essere accolti, ma che secondo Arrigoni rappresentano solo una esigua minoranza di quelle "700 mila persone che sono arrivate nel 2013".
Il senatore leghista ha poi sottolieato come Matteo Salvini, il leader del suo partito e Ministro degli Interni del Governo Conte, sta lavornado in sede europea a trovare soluzioni per la crisi migranti, attraverso un approccio diverso da quello che ha portato ad accordi da lui definiti "scellerati" messe in campo dai governi precedenti.
E in risposta alla domanda se sia necessario che la Lega esprima con più forza la sua condanna delle azioni discriminatorie - per evitare che la sua posizione sull'immigrazione venga percepita come una forma di giustificazione per atteggiamenti razzisti -, Paolo Arrigoni ha risposto che il suo partito ha sempre mantenuto questa posizione.
"È un approccio da anni portato avanti dalla Lega, ma che è volutamente frainteso, confuso dalle forze politiche avverse e a volte, ahimè, anche dai media".
Nel corso della sua intervista con SBS Italian, Arrigoni ha anche afftontato il discorso delle politiche enrgetiche dell'Italia.
Secondo lui, bisognerebbe mettere in atto un approccio bilanciato che concilii la necessita di salvaguardare l'ambiente attraverso l'aumento dell'uso delle rinnovabili, ma senza abbandonare prematuramente sistemi di produzione energetica non rinnovabili, ma al momento più efficienti ed economicamente vantaggiosi.