"Una parte di un proiettile di artiglieria, a quanto pare, sparata da un carro armato è precipitato sulla chiesa", riporta il giornalista Michele Giorgio da Gerusalemme.
L'episodio ha provocato tre vittime e almeno 11 feriti. "Tra questi feriti c'è anche Gabriele Romanelli, che è il parroco cattolico di Gaza conosciuto per avere avuto colloqui quotidiani con Papa Francesco", ricorda il giornalista.
Papa Francesco era molto legato a Gaza, soffriva molto la condizione dei civili palestinesi, soprattutto dei bambini. E quindi con questa telefonata cercava di portare conforto a Gaza.
Romanelli è rimasto ferito in modo leggero, ma la notizia ha fatto il giro del mondo suscitando lo sdegno di molti leader politici internazionali.
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"È molto grave, c'erano persone che erano in un luogo di culto in una chiesa e sono state uccise", commenta Giorgio, aggiungendo però che "arrivano notizie orribili da Gaza della morte di tantissime persone innocenti, e naturalmente non possiamo fare a meno di notare che stavolta per il fatto che è stata colpita una chiesa c'è grande attenzione internazionale".
"Forse bisognerà riconsiderare tutto questo e capire che bisogna mettere fine a questa guerra e mettere fine a tutte le uccisioni", dice Giorgio.
Il giornalista ha anche analizzato la situazione in Siria, dove Damasco è stata colpita dall'esercito di Israele nelle ore scorse.
Tel Aviv ha affermato - tra le altre cose - di aver colpito l'ingresso del quartier generale dell'esercito siriano, il ministero della difesa non lontano dal palazzo del presidente Ahmed al-Sharaa.
Damasco è la quarta città di una nazione sovrana ad essere stata colpita dall'esercito di Israele dopo Sanaa, Beirut e Teheran nell'ultimo mese.