Alma Vernola è emigrata in Australia con i genitori quando aveva 19 anni, e arrivò down under a bordo della nave Flaminia.
"Vengo da Scauri, un piccolo paese in provincia di Latina, stretto tra il più piccolo porto d'Italia, Gaeta, e il più piccolo fiume d'Italia, il Garigliano", racconta Alma.
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"Terminato il conflitto fece fatica a trovare lavoro perché all'epoca non c'erano fabbriche e industrie. In famiglia ci sostentavamo grazie a mia madre, che faceva la sarta".
Questo mondo ci porta tante amarezze, ma ci dà anche tante belle coseAlma Vernola
"Io avevo fatto le scuole medie, e poi dalle suore avevo studiato economia domestica, ma lasciammo l'Italia proprio quando avrei dovuto sostenere l'esame finale".
"Partimmo nel 1956 in Australia per ragioni finanziarie", spiega Alma.
"Partii con piacere, ma piansi quando vidi le luci dell'Italia dalla nave che prendeva il largo a Brindisi. Piansi pensando che non avrei mai più rivisto l'Italia".
Ai microfoni di SBS Italian, Alma Vernola racconta i dettagli del suo viaggio: "Fu un percorso piacevole perché trattarono me e mia madre con i guanti, e perché a bordo c'erano molti giovani, 800 studenti chiamati dalle ferrovie del Victoria per lavorare. Erano tutti i ragazzi simpatici e di un certo livello".

Alma Vernola prima dell'imbarco sulla nave Flaminia
"Era un mondo diverso, non parlavo la lingua ed ero determinata a tornare in Italia. Mia madre mi avvertì che mio padre non avrebbe consentito a me, figlia unica, di ripartire da sola". E che quindi Alma avrebbe fatto meglio a scendere a compromessi con il nuovo Paese.

Alma con i genitori, il marito e gli amici