"Sto cercando il mio posto nella comunità, per coltivare la mia italianità"

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Joyce di Mascio oggi.

La terza parte della vita di Joyce DiMascio, scrittrice ed esperta di comunicazione, che negli anni 80 è stata addetta stampa del Premier del NSW Neville Wran.


"Mi sento ancora molto capace e piena di energie, per cui sto riflettendo su come trovare un equilibrio tra la cura della mia salute e il servizio alla comunità", racconta Joyce Di Mascio a SBS Italian, pensando al futuro e al prossimo capitolo della sua vita.

"Allo stesso tempo mi piacerebbe scrivere la storia della mia famiglia. Ho cominciato a raccogliere i racconti delle persone passate per la nostra casa, perché le loro vicende rappresentano un esempio".

Clicca in alto per ascoltare la terza parte della storia di Joyce DiMascio

"Nelle loro esistenze c'è la storia del coraggio di tutte le persone che hanno lasciato la loro terra per rifarsi una vita qui in Australia", aggiunge Joyce, anticipando l'intenzione di dedicarsi alla scrittura di un mémoire.

"Nel corso della mia vita professionale, ho intrattenuto molti rapporti con la comunità italiana quando lavoravo per il premier Neville Wran, perché avevo l'incarico di mantenere quei rapporti".
Con gli italiani d'Australia ho rapporti buoni ma non profondi, sto cercando il mio posticino nella comunità
Joyce DiMascio
"Adesso sto cominciando a partecipare ad alcuni concerti e a frequentare l'associazione di Concetta Perna".

"Uno dei miei obiettivi è di trovare un posticino per me, per stare vicino alla mia italianità, perché tornare in Italia non è pratico e quindi ci tengo molto a mantenere i rapporti con le persone, a stare bene e contribuire, visto che in generale ho rapporti positivi ma non molto profondi".
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1984: Joyce (seconda da destra nella foto) all’incontro del Premier Neville Wran con la Ethnic Press al Parlamento del NSW.
"Vivo vicino ad una chiesa, ma non credo alla Chiesa come istituzione, perché ho frequentato una scuola cattolica e ho visto cose poco belle. La Chiesa come istituzione mi ha deluso", rivela Joyce DiMascio.

"Credo nella bontà degli esseri umani, credo nella generosità di spirito e per questo cerco di vivere una vita piena di valori. Ma non mi ritengo una persona credente e faccio fatica a dire se credo in Dio".
"Intendo Dio come un insieme di valori buoni e come una guida spirituale. In questo senso sono credente".

"La cosa che mi dà più soddisfazione - orgoglio è una grande parola - è il modo in cui ho cresciuto le mie figlie. Mi sento molto serena e contenta in questo aspetto della mia vita", conclude Joyce.
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2017: Joyce DiMascio (seconda da sinistra nella foto) ambasciatrice della Heart Foundation.
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