È iniziato oggi a Canberra il Jobs and Skills Summit, incontro che coinvolgerà rappresentanti governativi, sindacati, esponenti del mondo del lavoro per un confronto sulle sfide economiche a cui deve fare fronte l'Australia.
I temi principali sono vari: migliorare la produttività e i redditi; affrontare le carenze di manodopera specializzata; migliorare le opportunità di lavoro per tutte le persone in Australia, incluse le categorie più svantaggiate; migliorare le politiche migratorie nell'ottica di sostenere una maggior produttività e redditi; assicurare pari opportunità e parità di reddito per le donne.
È un programma ambizioso, a cui si dedicheranno i 146 partecipanti del Summit di due giorni.
Dalla ristorazione alla sanità, dal settore dell'insegnamento a quello dell'edilizia, sono tantissime le figure professionali che sembrano mancare in Australia.
Diversi membri della comunità italiana hanno dichiarato di star sperimentando questo problema personalmente.
Paolo da Wollongong lavora nel settore dell'ospitalità come chef.
"È un disastro", ha dichiarato.
"Mi occupo di tre cucine e ogni tanto dobbiamo chiuderle, magari uno o due giorni, o due sere, perché non c'è personale; manca completamente", ha affermato.
Tutto il personale che c'è in cucina in questo momento è straniero. Non c'è un australiano, non si presentano ai colloqui.
Secondo Paolo, questo problema è stato aggravato dalla pandemia di COVID-19, ma esisteva già prima.
"Negli ultimi cinque anni già non era facile trovare personale", ha affermato.
Fabrizio Iappelli fa la guida turistica alle Blue Mountains.
"Abbiamo avuto i nostri primi tour ad aprile-maggio di quest'anno", ha raccontato Iappelli.
"Non mi lamento perché stiamo tornando alla normalità, però non siamo ancora ai ritmi di prima della pandemia".
Prima della pandemia Iappelli aveva degli autisti che facevano i trasferimenti da e per l'aeroporto, mentre lui svolgeva i tour in città e alle Blue Mountains.
"Mi hanno detto che vogliono rientrare nel settore del turismo, ma non ho ancora i numeri per potergli garantire uno stipendio dignitoso", ha affermato, spiegando che secondo lui i lavoratori nel settore del turismo ci sono, ma stanno ancora lavorando in altri settori per mancanza di turisti.
Alberto Sebastiani lavora nel settore edile, altro settore che lamenta la carenza di personale.
"C'è scarsità di lavoratori e dunque gli stipendi vanno alle stelle".
"Anche i subcontractor che usiamo a volte hanno problemi con il personale, per cui questo può comportare ritardi o una crescita dei costi", racconta Sebastiani.
Secondo alcuni esperti l'immigrazione specializzata è essenziale.
Il Primo Ministro Anthony Albanese ritiene che, oltre ad un sistema di immigrazione rivisto e corretto, la formazione per dare agli australiani e alle australiane le giuste competenze sia fondamentale per porre rimedio alla 'skills shortage' attuale.
Il ministro dell'Immigrazione del governo Albanese, Andrew Giles, ha dichiarato che l'Australia non può permettersi di diventare una "guest worker society", ovvero una società con una forza lavoro di residenti temporanei, ma che bisogna puntare su immigrati che diventino permanenti.




