"Riuscirei ad abbattere una montagna per arrivare a mia sorella"

Barbara Piscitelli in a selfie

Barbara Piscitelli suffered a stroke last month and is in a Queensland hospital. Source: Supplied

Barbara Piscitelli è in ospedale in Queensland, dopo un ictus che l'ha colpita a soli 27 anni. La famiglia lotta per poterle dare al più presto il supporto psicologico e l'affetto di cui ha bisogno per tornare ad essere la Barbara di prima.


Barbara Piscitelli si è trasferita in Australia alla fine del 2016, dopo l'ennesima delusione sul lavoro. Racconta la sorella Alessandra che Barbara non sentiva più nessun legame importante con l'Italia, e desiderava un maggiore riconoscimento per il suo lavoro da cameriera di sala. Nuovi amici l'avrebbero aspettata all'arrivo nella sua nazione adottiva, e la famiglia, anche se distante, l'avrebbe sempre tenuta vicina.

Barbara è arrivata in Australia con un Working Holiday Visa, rinnovato il secondo anno dopo avere svolto gli indispensabili giorni di lavoro nelle "farms" - le aziende agricole australiane - che sono un requisito essenziale per l'estensione di quella tipologia di visto.
Barbara and Alessandra Piscitelli
Barbara e Alessandra, insieme e complici come sempre Source: Alessandra Piscitelli
Dopo un breve rientro in Italia, Barbara ha deciso che l'Australia davvero le poteva offrire opportunità che in Italia non avrebbe avuto ed è quindi tornata, trasferendosi ad Airlie Beach in Queensland e incontrando Phil, un cuoco inglese che diventerà il suo compagno.

Tutto sembra funzionare al meglio per Barbara, fino a giovedì 26 novembre 2020. Ce lo racconta Alessandra Piscitelli, la sorella di Barbara: "Un'amica di Barbara da Brisbane chiama mia mamma alle 8.30 del mattino (italiane), in lacrime, dicendole che mia sorella era stata ricoverata d'urgenza. Mia mamma, spaventata, ha subito chiamato me, urlando, non capivo quello che diceva. Mi ha dato la notizia. Mi è crollato il mondo addosso".

Barbara era a casa con un coinquilino, che l'ha vista sentirsi male e vomitare e ha subito chiamato un'ambulanza. A soli 27 anni Barbara era stata colpita da un ictus. Dopo un intervento di cui non si potevano prevedere con certezza gli esiti, i medici annunciano che Barbara è viva.

Nei primi giorni Barbara sembra stare abbastanza bene e parla, ma poi smette di farlo per qualche giorno. La stanchezza e lo scoraggiamento sembrano prendere il sopravvento. Ma l'arrivo di un'amica sembra averle dato nuovo entusiasmo, e Barbara ha iniziato a rispondere bene alle fisioterapie e al logopedista.
Mentre scrivevano insieme sulla lavagnetta, mia sorella correggeva gli errori grammaticali di questa mia amica. E questo ha fatto sorridere tutti, perché vuol dire che mia sorella c'è e si riprenderà.
Barbara è una ragazza sorridente, piena di vita e ha delle idee precise su quello che è giusto e non è giusto. Alessandra la ricorda con grande affetto.
Non siamo mai state sorelle modello. Ci siamo sempre picchiate nella vita però se avevamo bisogno l'una dell'altra c'eravamo. Non ci siamo mai lasciate da sole. Questa è una cosa che mi è sempre sembrata bellissima.
Il rischio ora è la depressione. Barbara potrebbe perdere quell'energia e quella voglia di combattere che sono essenziali per la fase di recupero.

Anche per questo la famiglia ha deciso di raggiungerla, un'impresa al limite dell'impossibile con un'Australia chiusa quasi interamente agli arrivi internazionali. Ma la loro forza di volontà, assieme alla gravità della situazione, sono riuscite ad aprire porte che sembravano sigillate.

"Abbiamo ottenuto i passaporti in cinque giorni, vista l'urgenza. Per i visti ci avevano detto un mese e ce ne sono arrivati due in quattro giorni", spiega Alessandra. "L'altro mio terrore è la quarantena. Due settimane in un albergo COVID, senza finestre".

I costi sono un altro ostacolo da sormontare, spiega ancora Alessandra: "Abbiamo scoperto che il costo della quarantena è a nostro carico, sono 2800 dollari a persona. Da quello non scampi. Voli di solo andata a 1300-1500 euro passano a 4000 euro nel giro di un'ora".
Barbara with her father
Barbara festeggia con il papà Source: Alessandra Piscitelli
Il papà di Alessandra e Barbara potrebbe partire per l'Australia tra pochi giorni, per passare il Natale da solo in quarantena, e dopo poco sarà raggiunto da Alessandra e dalla mamma, che non ha mai preso un aereo prima ed ha paura di volare.

Ma sono ostacoli che la famiglia di Alessandra è pronta ad affrontare, anche grazie all'aiuto di amici, parenti e conoscenti che hanno dato loro sostegno emotivo e anche economico. 

"Sentiamo la vicinanza e l'affetto di un sacco di persone, tutti i giorni", sottolinea con gratitudine Alessandra.
Barbara with her mother
Barbara si gode un'uscita con la mamma Source: Alessandra Piscitelli
Ascolta l'intervista completa con Alessandra Piscitelli
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti. 

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo www.sbs.com.au/coronavirus.

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