Witness to War è una linea telefonica che dal 2022 offre supporto ai rifugiati in Australia.
In seguito all'attacco di Bondi Beach, la linea ha registrato un significativo aumento delle richieste di aiuto. Questo perché uno degli effetti della tragedia dello scorso 14 Dicembre è stato quello di far riaffiorare traumi in persone spesso fuggite da guerra e violenza.
Fida Al Haddad, che lavora come operatrice della linea di supporto, ha confermato che qualcosa sia chiaramente cambiato, in particolare nel senso di sicurezza percepito dalle comunità ebraiche e arabe in Australia, ma non solo.
"Diverse persone ebree e arabe che chiamano la linea hanno parlato di un senso di insicurezza, è un sentimento condiviso. Erano solite andare in luoghi pubblici condivisi senza preoccuparsi di queste cose. Queste cose non accadevano in Australia. È stato quindi intaccato quel senso di sicurezza pubblica".
Il grande aumento di richieste di supporto è risultato in nuovi e importanti finanziamenti dal governo a Witness to War. I responsabili del servizio, attivo nel NSW, spiegano che questi fondi permetteranno di estendere l’assistenza a livello nazionale, offrendo sostegno ai rifugiati nell’affrontare gli effetti persistenti di traumi complessi e i fattori scatenanti riemersi dopo quanto accaduto a Bondi.
Un sostegno fondamentale per la società intera, presente e futura, perché dal benessere delle parti più vulnerabili passa anche il rafforzamento della coesione sociale, un tema oggi centrale nel dibattito australiano. Tesi confermata dallo psicologo clinico Jorge Aroche, amministratore delegato dell’organizzazione no profit STARTTS che gestisce la linea telefonica di supporto:
"[con attacchi come quello di Bondi] Non viene attaccata solo la comunità ebraica, ma anche i posti che noi tutti consideriamo sicuri e, più in generale, il modo di intendere la vita in Australia", ha detto Aroche.





