Accompagnato da una folta delegazione composta anche di importanti imprenditori australiani, il primo ministro Anthony Albanese punta a consolidare gli accordi commerciali con Pechino, primo e più importante partner economico di Canberra.
"Si è parlato di turismo in Australia ieri, ma anche di accordi commerciali molto importanti per l'Australia, dato che il giro d'affari con Pechino è davvero importante", ha commentato l'esperto di politica australiana Paul Scutti, parlando dei primi due giorni di Albanese in Cina.
Nella giornata di sabato, però, un'importante coincidenza ha fatto inevitabilmente slittare la discussione sulla geopolitica internazionale, dal patto AUKUS alla posizione di Albanese relativamente alla questione Taiwan.
"Sabato scadevano i termini per la consegna della revisione di Washington del patto AUKUS - ha spiegato Scutti - ma la Casa Bianca ha detto che la relazione non è ancora pronta. In compenso, il Sottosegretario alla Difesa Colby ha pubblicato un post su X in cui chiama gli alleati ad aumentare le spese per la Difesa: non proprio una tempistica perfetta per Albanese".
Albanese non si aspettava che durante la sua visita in Cina avrebbe dovuto dovuto affrontare temi così delicati, ed ha optato per una risposta diplomatica, sia sul patto AUKUS che sulla questione di Taiwan.
Dopo Shangai, il Primo Ministro andrà a Pechino e a Chengdu, dopodiché rientrerà in Australia al termine della settimana.