Nel segmento settimanale dedicato alla finanza, il professore della UNSW di Canberra Massimiliano Tani ha affrontato dal punto di vista economico eventi di cronaca internazionale e locale.
In primis, il crash dell'aggiornamento del software CrowdStrike che ha creato non pochi disagi in tutto il mondo durante lo scorso fine settimana.
La notizia ha messo in luce un altro aspetto, ovvero quello legato al mercato su cui opera CrowdStrike, che in Australia è il secondo fornitore di sicurezza per gli endpoint, dopo Microsoft, con un fatturato di 111 milioni di dollari nel 2023 e una quota di mercato del 25%.
Questa cosa ha fatto storcere il naso all’ASX, Australian Securities Exchange, secondo cui quel settore lamenta un'oligarchia problematica.
Secondo Tani, questo "mette ulteriore sale su una ferita aperta. Questa situazione, peraltro endemica in Australia, si rivela rischiosissima quando succedono cose del genere, perché la mancanza di piani alternativi potrebbe scatenare il caos".
Tani ha anche analizzato il recente scandalo tutto australiano che ha colpito il CFMEU, il sindacato che tutela i diritti dei lavoratori in vari settori, tra cui quello edile e marittimo.
L'aspetto che Tani ha analizzato è quello relativo alle superannuation: visto che le sedi del Victoria e del NSW sono sotto amministrazione, c'è anche da considerare cosa accadrà alle superannuation dei lavoratori affiliati al CFMEU.
Dopo aver chiarito che i risparmi non subiranno nessuno scossone, Tani ha collegato quanto accaduto all'endemica oligarchia economica, che si ripresenta anche nel mercato dei Superannuation Funds.
Poche società che gestiscono tantissimi soldi e legate alla politica. Il conflitto di interessi non è più un rischio, ma una certezza.Massimiliano Tani