Federico Marcon, capo del settore Strategic Partnerships and Philanthropy di WaterAid Australia, ha seguito negli ultimi mesi la gestione dell'emergenza coronavirus in vari Paesi in via di sviluppo.
"Noi facciamo progetti in giro per il mondo per portare alle comunità acqua potabile e non, sanitation (toilet) e igiene", spiega Marcon ai microfoni di SBS Italian.
Le condizioni imposte dalla pandemia hanno reso ancora più cruciale l'accesso ad acqua e igiene in zone dove è difficile garantirlo, ed ha cambiato il modo di lavorare della sua organizzazione.
"Una delle strategie di intervento è stata installare strutture mobili per lavarsi le mani nelle varie comunità", garantendo l'accesso ad una delle prime linee di difesa contro il coronavirus.
In primo piano
- Federico Marcon lavora per la ONG WaterAid Australia
- La pandemia ha portato la sua organizzazione a responsabilizzare il personale locale
- In molte realtà sono in pochi a disporre di acqua non contaminata per lavarsi le mani
Ai nostri microfoni, Marcon ha anche messo in prospettiva l’insoddisfazione e le frustrazioni che il lockdown ha portato nei paesi del cosiddetto Primo Mondo - come Australia e Italia - sottolineando come le condizioni siano ben più drammatiche in alcune parti del pianeta.
Ascolta l'intervista
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