Nel marzo di quest'anno, mentre la pandemia da coronavirus dilagava in Italia causando centinaia di morti ogni giorno, molti connazionali che si trovavano qui in Australia guardavano pietrificati l’evolversi di questa terribile situazione sperando che nulla accadesse ai propri cari.
Punti chiave
- "Lockdown Stories" è un documentario prodotto e curato dalla ABC in cui vengono immortalate le eclettiche storie di lockdown di sette giovani studenti di cinematografia
- Anna Schiavi ha raccontato la sua battaglia emotiva mentre sua madre e sua nonna combattevano contro il COVID-19
- La storia di Anna mostra uno spaccato dell'Italia durante la pandemia da coronavirus
Anna Schiavi, una giovane studentessa di cinematografia, è stata una di queste persone. Originaria di Piacenza, Anna era a Brisbane per coronare il suo sogno di studiare e vivere down under, e nel marzo di quest’anno si è imbattuta un po’ per caso in una richiesta fatta a giovani cinematografi da parte della ABC, di documentare la propria esperienza durante il lockdown.
Il risultato del lavoro di Anna sono 12 minuti pieni di emozioni che sono entrati a far parte del documentario “Lockdown Stories” andato in onda la settimana scorsa, ma che è tuttora disponibile su ABC Iview e su tutte le piattaforme digitali.
Sulla motivazione che l'ha portata a partecipare a questo documentario Anna afferma: "ho deciso di filmare questa storia perché la telecamera era l'unico strumento che avevo a disposizione in un momento così difficile".
I mesi di lockdown per Anna sono stati drammatici "le mie giornate iniziavano alle cinque di pomeriggio, il resto erano momenti bianchi. Non vedevo l'ora di sentire la mia famiglia".
Anna ha dovuto spiegare alla sua famiglia che la loro storia sarebbe finita su uno dei principali canali televisivi australiano e, a quanto racconta lei stessa, la sue famiglia l'ha presa molto bene.

Source: Courtesy of Matthew Mesaric
"Sono stati molto contenti di poter condividere una storia di speranza a cui altre persone sia in Australia che in Italia potessero relazionarsi in prima persona".
Anna vuole continuare la sua carriera nel mondo della cinematografia, anche se potrebbe presto lasciare l'Australia: "alla fine dei miei studi a dicembre, mi piacerebbe tornare in Europa così da poter essere più vicina alla mia famiglia".