Il corrispondente da Pechino, Gabriele Battaglia, ha parlato, ai microfoni di SBS Italian, degli ultimi sviluppi della crisi di Hong Kong visti alla Cina continentale.
La settimana scorsa si erano susseguiti i momenti di tensione, culminati con gli scontri avvenuti a Hong Kong nella giornata delle celebrazioni per il 70sesimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
E ad essi era seguita la decisione del governo locale di mettere in campo delle leggi speciali - di epoca coloniale - che, tra l'altro, vietano di manifestare a volto coperto.
Ma quello che fino all'altro ieri era un confronto a due per le strade della città tra manifestanti e governo locale, adesso sembra aver trascinato nella mischia anche la terza forza di questa contesa, fino ad ora rimasta lontana dal confronto diretto in piazza: stiamo parlando dei militari cinesi.
Infatti nella zona di Kowloon, nei Nuovi Territori, i manifestanti hanno ricevuto un messaggio d'allerta proveniente dal compund militare delle forze armate cinesi.
I soldati hanno ammonito i manifestanti sui rischi della violazione delle leggi e sul pericolo di essere perseguiti, in quello che molti commentatori considerano il primo confronto tra militari di Pechino e attivisti in quasi quattro mesi di proteste.
Ma come stanno seguendo questa vicenda i cittadini della Cina continentale? Ed è rilevante per le autorità cinesi la loro opinione?
Per ascoltare l'audio dell'intervento di Gabriele Battaglia potete cliccare sul tasto Play dell'audioplayer che si trova all'interno dell'immagine sotto al titolo di questo articolo.
