In Trifole (intitolato Truffles in inglese) seguiamo le vicende di una giovane londinese di origine italiana che arriva nelle Langhe a casa del nonno, un vecchio trifolaio che, come scopre presto la ragazza, rischia di perdere la sua casa. Unica possibilità di riscatto potrebbe essere trovare un tartufo eccezionale, impresa non facile anche per via della siccità.
Nei panni del cercatore di tartufi c'è l'attore Umberto Orsini, mentre nel ruolo della nipote Dalia c'è Ydalie Turk, attrice di origine sudafricana che ha anche cosceneggiato il film.

Ydalie Turk, Umberto Orsini e la cagnolina Birba in una scena del film Trifole. Credit: Courtesy of Trifole movie
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"Conoscevamo soltanto la figura del trifulau, questo nonnetto che va nei boschi e a cercare i tartufi", racconta Gabriele Fabbro al microfono di SBS Italian ricordando la genesi del progetto.
"Siamo andati tutti e due nelle Langhe a parlare con questi trifolai e in generale con i contadini, (...) e abbiamo scoperto questo mondo che è veramente mozzafiato".
È stato un processo quasi documentaristico da questo punto di vista, e alla fine è venuta fuori questa storia (...) una storia quasi magicaGabriele Fabbro
Nel cast spicca appunto la presenza di un mostro sacro del cinema e del teatro italiani, Umberto Orsini, scritturato, spiega Gabriele Fabbro, grazie all'intraprendenza dei produttori. Ma il 91enne Orsini si è convinto dopo l'incontro con il giovane regista.
"Io in maniera molto infantile, gli ho detto: 'guarda, tu mi ricordi molto mio nonno e in questo personaggio io sto mettendo molto di lui ecco e vorrei un po' raccontarlo tramite il personaggio di Igor'. E lui si è preso questa cosa molto a cuore, me l'ha detto e si è visto sul set".

Ydalie Turk tra i vigneti delle Langhe, in una scena del film. Credit: Courtesy of Trifole movie
[Birba] ha questi occhioni che ti guardano nell'anima, quindi mi sono sciolto, ho detto 'Eh beh, sì, è di un'espressività veramente impressionante'Gabriele Fabbro
Ma protagonista della storia è anche il paesaggio delle Langhe, e il rapporto con le proprie radici, come spiega Fabbro: "il percorso di Dalia è quello di una ragazza molto confusa che si è persa nelle strade della vita, e che grazie al nonno riscopre la famiglia, l'importanza della tradizione e soprattutto della natura, di rispettarla e di rispettarne i tempi".
Trifole di Gabriele Fabbro verrà proiettato domenica 20 luglio nell'ambito della rassegna Espresso Cinema. Per maggiori informazioni visitate il sito dei cinema coinvolti: cinema Nova a Melbourne, Luna Palace Cinemas a Perth e New Farm Cinemas a Brisbane.