L’Otello di Giuseppe Verdi viene considerato il suo più grande capolavoro e ancora oggi affascina storici, musicisti e ricercatori per la sua storia.
“Verdi non si è mai accontentato degli enormi traguardi, degli enormi successi che ha sempre raggiunto con i suoi lavori”, spiega il compositore e direttore d’orchestra Andrea Battistoni, a Sydney per dirigere l’Otello al Dame Joan Sutherland Theatre della Sydney Opera House.
Possiamo vedere l’Otello come un gradino di una scala in un percorso molto articolato.
In questa conversazione Battistoni parla del ruolo determinante di Arrigo Boito (compositore anche lui) nel convincere Verdi a tornare a comporre musica per il teatro e soprattutto per essere riuscito, in modo straordinario, a riassumere nel suo libretto l’anima del grande capolavoro di William Shakespeare.
Verdi vi ha poi aggiunto la musica che in alcuni momenti si ispira a quella di Richard Wagner.
“Verdi sicuramente si interessò della scrittura wagneriana”, dice Battistoni.
Il direttore d'orchestra Andrea Battistoni. Source: Foto Ennevi.
“Sono andato molte volte a Sant’Agata e nella sua biblioteca c’è anche un bellissimo spartito per canto e piano del Lohengrin nella versione in italiano sul quale si leggono le sue osservazioni: questo è bello, questo è brutto, questo è troppo lungo, questo non funziona...”.
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Karah Son, la stella della lirica sudcoreana è in Australia
La prima dell’Otello all'Opera House, lo scorso 19 febbraio, è stata interrotta ripetutamente dagli applausi e chiusa con una prolungata standing ovation per ciascuno dei tre maggiori protagonisti: Yonghoon Lee (Otello), Karah Son (Desdemona) e Marco Vratogna (Iago), che sarà ospite di SBS Italian la settimana prossima.
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