"In realtà si tratta di una proposta che nella sostanza non è molto diversa da quella che era stata presentata dall'inviato americano Witkoff un paio di mesi fa", spiega il giornalista Michele Giorgio da Gerusalemme.
Anche in quell'occasione "Israele l'aveva accettata, ma Hamas l'aveva ritenuta poco rispettosa delle sue richieste" e quindi aveva chiesto di poterla emendare, cambiando alcuni punti, aggiunge Giorgio.
Il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza, devastata dalla guerra, è salito a 57.012, con 134.592 feriti dall'ultimo round del conflitto scoppiato il 7 ottobre 2023, hanno dichiarato mercoledì le autorità sanitarie di Gaza.
In un'inchiesta pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano israeliano Haaretz, Gaza viene ormai descritta come “una città che non esiste più”.
È in questo contesto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 2 luglio 2025 ha dichiarato su Truth — il social network della sua media company — che Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare una tregua di 60 giorni a Gaza, facendo un invito ad Hamas a fare lo stesso, per porre fine alla guerra.
Quali sono i dettagli di questo accordo di tregua? Potrebbe davvero portare alla pace?