"Sarebbe una cosa molto positiva [poter votare dai 16 anni] perché è il mio futuro e penso che noi dobbiamo fare delle scelte per il nostro futuro, perché noi siamo quelli che dovremmo vivere con le conseguenze [di queste scelte]", afferma Azzurra, di 14 anni, al microfono di SBS Italian.
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Il governo laburista aveva promesso di implementare una riforma del sistema elettorale dopo le elezioni generali dello scorso anno, che hanno visto una partecipazione al di sotto del 60%, la più bassa dal 2001.
"Credo sia molto importante estendere il diritto di voto ai 16 e 17enni", ha affermato il Premier britannico Keir Starmer. "Se sono grandi abbastanza per lavorare e pagare le tasse, credo sia importante che abbiano il diritto di dire in cosa vogliono che il loro denaro sia speso".
Le modifiche proposte, soggette all'approvazione del Parlamento, allineerebbero i diritti di voto in tutto il Regno Unito a quelli della Scozia e del Galles, dove gli elettori di 16 e 17 anni partecipano già alle elezioni.
Secondo i dati dell'UNICEF, in circa il 90% dei Paesi e Territori di tutto il mondo, l’età per il diritto di voto e di elezione è di 18 o più anni.
In Europa, si vota a 16 anni in Germania, Austria, Grecia, Bosnia, Serbia, Croazia e Malta. Nel resto del mondo, i principali Paesi in cui è concesso il voto sotto i 18 anni sono Argentina, Brasile, Indonesia e Corea del Nord.
I giovani comunque tendono a partecipare in maniera diversa o comunque ad appassionarsi ai grandi temi, spiega la ricercatrice affiliata della Monash University in scienze politiche, Chiara De Lazzari: "Il cambiamento climatico, le guerre, la fine dei conflitti, queste grandi tematiche che in realtà non necessariamente appartengono a partiti politici [...] ma [rappresentano] un avvicinamento alla materia".
Fernando, che vive a Melbourne e ha da poco compiuto 17 anni, ammette: "Non me ne intendo molto di politica, mi piacerebbe votare. Votando magari mi interesserei più".
Secondo Leondra, coetanea di Fernando, sarebbe una svolta in positivo.
"Penso sia una buona cosa che i giovani possano votare sulle questioni che li riguardano direttamente anche se non tutti potrebbero non essere informati. Ma penso che nel complesso i benefici superino gli svantaggi".
In Australia abbassare l'età di voto richiederebbe una modifica del Commonwealth Electoral Act del 1917.
Sarebbe necessario il sostegno del governo federale, cosa che il governo Albanese ha dichiarato di non essere disposto a considerare in questo momento.