La vettura di Archimede, Thalia, è riuscita a completare il percorso di 3000 chilometri tra Darwin e Adelaide nonostante le premesse non facili.
"Non siamo un'università, siamo una startup innovativa, il budget era realmente poco, eravamo in 12 nel team", spiega Riccardo Puglisi, cofondatore del team siciliano alla sua prima partecipazione alla World Solar Challenge, "però, siamo stati riconosciuti anche dalla Bridgestone, dall'organizzazione, come un team resiliente che non si è arreso, che ha sistemato la macchina fino all'ultimo momento, ha ricevuto la targa e l'omologazione del mezzo e ha partecipato alla gara superando ogni tipo di difficoltà".
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Il team Archimede all'arrivo ad Adelaide. Credit: courtesy of Riccardo Puglisi
A prescindere dai risultati tecnologici, a lui questa esperienza lascia un'eredità importante, spiega: "il confronto costruttivo con tanti giovani americani, australiani, belgi, rumeni che hanno sviluppato soluzioni innovative, che sono pronti lì a confrontarle perché magari hanno una versione diversa o altri dati; questo ti porta ad avere speranza per il futuro e a comprendere che c'è una community attiva di persone che hanno voglia di fare, di condividere, di migliorarsi e di migliorare il mondo in cui viviamo".