Vari paesi in tutto il mondo stanno cercando di contenere la diffusione del coronavirus, che si è diffuso dalla città cinese di Wuhan.
Mentre continuano gli sforzi di contenimento, la rapida diffusione del virus è andata di pari passo con il propagarsi di disinformazione virale, e di atteggiamenti discriminatori, se non addirittura xenofobi, contro i cinesi.
Le vittime di questa discriminazione sono spesso individui appartenenti a comunità cinesi e altre comunità asiatiche che vivono all'estero.
Attacchi razzisti contro i cinesi sono stati riportati in Australia, in Europa (Italia inclusa) e nel Nord America.
Vari cinesi in Francia hanno pubblicato le esperienze di razzismo da loro subito, tanto da dare origine all'hashtag #JeNeSuisPasUnVirus, che significa "Non sono un virus".
Dong Xing di Mandarin SBS, immigrato in Australia più di 10 anni fa, ha assistito in prima persona al razzismo che la sua comunità continua a subire a causa della disinformazione sul virus.
1 - "I cinesi indossano maschere solo per proteggersi"
Dong afferma che esiste un malinteso comune secondo cui gli asiatici in Australia indossano solo maschere per proteggersi dai virus, ma è esattamente il contrario.
Indossare maschere è una pratica comune in molti paesi dell'Asia orientale e si collega a un'ossessione per la cortesia sociale, spiega Dong.
“Le persone le indossano per proteggere gli altri. Indossano anche maschere per via dell'inquinamento o per ridurre il rischio di infezione", ha detto.
“Inoltre, è comune per le autorità sanitarie di paesi densamente popolati come la Cina e il Giappone raccomandare al pubblico di indossare una maschera per prevenire infezioni del tratto respiratorio".
2 - "Tutti i cinesi hanno il coronavirus"
Non tutti gli asiatici sono cinesi e non tutti i cinesi sono stati contagiati dal coronavirus.
Al momento della pubblicazione di questo articolo, le statistiche ufficiali in Cina mostrano che si sono registrati circa 40.500 casi di virus, con 910 decessi e oltre 3.000 persone che sono guarite.
Ciò vuol dire che il numero di persone infette dal coronavirus in Cina è inferiore allo 0,004 per cento della popolazione della nazione.
Se l'epidemia si fosse sviluppata analogamente in Australia, il numero totale di casi sarebbe inferiore a 1000 persone su una popolazione totale di oltre 25 milioni.
3 - "Tutti gli asiatici sono cinesi"
L'Asia è il più grande continente al mondo per area e popolazione. Ben 48 paesi fanno parte del continente, tra cui Cina, Giappone, Corea, India e vari paesi del Medio Oriente.
Secondo il World Atlas, la popolazione asiatica è di circa 4.516 miliardi di persone.
La popolazione cinese è intorno ai 1,38 miliardi, il che significa che il paese ha circa il 30% della popolazione dell'intero continente.
Secondo dati del censimento del 2016, i residenti in Australia che si identificano come di origine cinese costituiscono il 5,6 per cento della popolazione, pari a 1.213.903 persone.
Il censimento ha anche evidenziato che 123.017 residenti in Australia si sono identificati come di origine coreana, mentre altri 250.490 erano di origine vietnamita.
"Dire che tutti i cinesi sono asiatici mi fa venire in mente questo tweet di Aya, che ha spiegato che insultare un asiatico a causa del virus è come insultare un musulmano a causa degli attacchi" terroristici", ha detto Dong.
"Detto questo, vorrei sottolineare che cercare di ddistinguere altre comunità asiatiche da quelle cinesi non aiuta a fermare il razzismo. Le persone devono capire che il virus non può essere usato come scusa per essere razzisti", ha aggiunto.
4 - "I cinesi mangiano continuamente pipistrelli e altri animali esotici"
È ancora da verificare se sia vero che la causa del virus si celi nel consumo di pipistrelli.
Si crede che l'origine del virus provenga dalla fauna selvatica venduta illegalmente in un mercato di frutti di mare a Wuhan.
Dong afferma che non tutti i cinesi mangiano pipistrelli, spiegando che la pratica è solo una tra una moltitudine di abitudini alimentari "non ortodosse" nel paese, e che queste abitudini variano estremamente da zona a zona in Cina.
"La Cina è un vasto paese con diversi stili di vita e abitudini. La piccola percentuale di persone che mangiano ciò che alcuni potrebbero considerare cibi bizzarri è simile a quella di libanesi che mangiano carne cruda o italiani che mangiano Casu Marzu, un tradizionale formaggio di latte di pecora sardo che contiene larve di insetti vivi", ha detto Dong.
Dato che non è la prima volta che un virus salti da animali salvatici agli esseri umani, Dong ritiene che il governo cinese debba fare di più per controllare e fermare il consumo illegale e il traffico di animali selvatici.
È inoltre emerso che il filmato diffuso dalla celebrità cinese Wang Mengyun che mangia una zuppa di pipistrello, e che è stato collegato allo scoppio del virus, è un video girato tre anni fa in Micronesia, non in Cina.
5 - "I cinesi sono tutti uguali"
"Da quando eravamo all'asilo, ci è stato insegnato che la Cina ha 56 gruppi etnici e siamo tutti fratelli", dice Dong.
Tra questi gruppi, i cinesi Han rappresentano circa il 91% della popolazione, mentre gli altri 55 costituiscono il restante 8,41%.
I 55 gruppi etnici includono: Achang, Bai, Bonan, Bouyei, Blang, Dai, Daur, Deang, Dong, Dongxiang, Dulong, Ewenki, Gaoshan, Gelao, Hani, Hezhe, Hui, Jing, Jingpo, Jinuo, Kazak, Kirgiz, Coreano, Lahu, Li, Lisu, Luoba, Manchu, Maonan, Menba, Miao, Mongolian, Mulao, Naxi, Nu, Oroqen, Ozbek, Pumi, Qiang, Russian, Salar, She, Shui, Tajik, Tatar, Tibetan, Tu, Tujia, Uigur, Wa, Xibe, Yao, Yi, Yugur, Zhuang.
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