Si conclude nel migliore dei modi - per ora - la saga della famiglia Donagemma, che rischiava di vedersi spaccata a metà dopo aver esaurito tutte le opzioni a loro disposizione per rinnovare il loro visto.
La storia della famiglia Donagemma

“L’idea di separarci è devastante”: la corsa contro il tempo di una famiglia italiana a Sydney
Seppure si trovino da 17 anni in Australia, non erano mai riusciti ad ottenere la cittadinanza permanente perché una delle loro figlie, che si chiama Benedetta, è nata con una malformazione congenita che l'ha resa non verbale nella comunicazione.
Dall'età di un anno la ragazza, ora 18enne, vive con la sua famiglia in Australia, ma a causa della sua condizione non è riuscita a ottenere la residenza, a causa della politica dei visti australiani in relazione a persone con disabilità.
Una petizione online rivolta al ministro dell'immigrazione Andrew Giles ha ricevuto in poco più di un mese quasi 39mila firme.
Mercoledì 15 marzo scadeva l'ultimo visto a loro disposizione, e se non fossero riusciti a trovarne un altro o ad ottenere una deroga parte della famiglia avrebbe dovuto lasciare l'Australia.
Cinque giorni prima della scadenza del visto turistico di Vanni e della sua partenza forzata dall'Australia è finalmente arrivata una proposta di lavoro per lui, il tassello mancante per richiedere un Bridging Visa.
Con il contratto firmato, la famiglia ha intrapreso una nuova corsa contro il tempo per sistemare i documenti e depositarli venerdì, due giorni prima della partenza di Vanni e cinque giorni prima della scadenza del visto studio di Elisa.
Ora il rischio separazione per la famiglia Donagemma è scongiurato, ma il problema della residenza permanente è solo rinviato.
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