
Visitors alongside photos of concentration camp liberators and survivors in an exhibition dedicated to the Nazi death camps. Source: Getty Images Europe
L'Assessore alla Memoria del comune di Roma, Massimo Finzi, aveva appena due anni quando, in un rastrellamento, le truppe naziste arrestarono oltre mille ebrei nel quartiere dove viveva con i genitori.
"I miei genitori riuscirono a fuggire, ma prima di farlo, mi passarono ad una coppia che disse ai tedeschi che ero loro figlio", dice Finzi ricordando l'episodio. "Quelle persone che mi salvarono la vita erano i genitori di Paolo Guzzanti (il noto giornalista e politico italiano)".
La storia di Massimo Finzi è a lieto fine. Ma non tutti furono così fortunati. Degli oltre 58 mila italiani di razza ebraica o parzialmente ebraica censiti nel 1938, il 13% circa morì nei campi di sterminio. Alcuni morirono prima ancora, suicidi, a causa delle leggi razziali introdotte dal Fascismo.

A picture taken just after the liberation by the Soviet army in January, 1945. Source: CAF PAP
"Un collega professore di mio padre fu espulso dall'Università e, per mantenere la famiglia, accettò di vendere stracci su una bancarella al mercato romano di Piazza Vittorio ", dice Finzi.
"Un giorno, davanti a questa bancarella, passa un suo studente che sorride nel vedere il suo professore in un ruolo così insolito. Il giovane ingegnere non regge più a quella umiliazione. Sale di corsa le scale del palazzo, arriva al terrazzo e si getta nel vuoto".
"Mai più, mai più", è l'appello lanciato da Papa Francesco che ieri durante l'Angelus in Piazza San Pietro ha ricordato il 75.mo anniversario della liberazione di Auschwitz.
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Fosse comuni ad Auschwitz. Source: Mondadori Portfolio Editorial



