Il tema che domina da tempo il palcoscenico dei mercati globali è quello della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina.
L'attenzione degli investitori resta sempre fissa sullo scontro commerciale tra le due potenze, ma dopo le tensioni del fine settimana passato, che hanno fatto crollare le Borse asiatiche, alcune dichiarazioni concilianti pronunciate al vertice G-7 dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sembrano dare speranza in un possibile riavvicinamento tra le parti.
Ma si tratta solo di un "tira e molla" strategico o davvero i due colossi mondiali stanno iniziando a tremare per gli effetti della guerra che stanno portando avanti?
Nel frattempo in Australia, dopo un anno in cui si è parlato soltanto del crollo dei prezzi degli immobili, le cose sembrano essere cambiate ancora.
Due settimane fa le aste per le case di Sydney hanno raggiunto il livello di successo più alto da due anni. E i prezzi stanno salendo in alcune aree del paese.
E per chi sperava in un mercato immobiliare meno competitivo e più accessibile ai "comuni mortali", sembra profilarsi lo spettro di una nuova impennata dei prezzi.
Sullo sfondo, una settimana fa l'annuncio dal ministro del tesoro, Josh Frydenberg, che aveva comunicato la "road map" che il governo seguirà per riformare le regole sul sistema bancario.
Questo implementando le 54 raccomandazioni della commissione reale sulle banche.
Per ascoltare l'analisi di questi temi fatta ai microfoni di SBS Italian dal professor Max Tani, cliccate Play nell audioplayer posizionato nell'immagine sotto al titolo di questo articolo.




