IN SINTESI
- Dopo nove anni trascorsi in Australia Annamaria ha deciso di far ritono in Italia
- A pesare la voglia di avvicinarsi alla famiglia di origine e il convincimento che l'Italia abbia ancora molto da offrire
- I figli seguiranno lei e il marito in un secondo momento: per ora rimangono in Australia a completare gli studi e andare avanti con le loro esperienze
L'Australia è generalmente considerata una meta molto ambita. Un posto dove la qualità della vita risulta alta, dove esiste in larga parte un buon equilibrio tra spazio lavorativo e privato.
Le bilance, però, pesano per ognuno di noi in modo diverso e spesso scegliamo i posti in cui vivere seguendo criteri personali più che oggettivi.
Annamaria Cupido, originaria di Milano, dopo nove anni trascorsi in Australia insieme a suo marito e ai suoi figli, ha recentemente preso la decisone di far ritorno nel nostro Paese. Sono molti i fattori che hanno contribuito e non sempre lei e il marito sono stati d'accordo, ma oggi si sentono entrambi tranquilli e soddisfatti della decisione presa.
Ai microfoni di SBS Italian Annamaria ha raccontato che l'Australia ha sempre avuto un posto speciale nel cuore di suo marito che, alla prima occasione utile, ha deciso di provare una vita qui, grazie alla cittadinanza australiana ottenuta da bambino. Annamaria lo ha lasciato fare, ma non lo ha seguito subito. Lei è arrivata down under insieme ai figli solo due anni dopo, sentendosi poco convinta.
"Io pensavo di stare sei mesi, dargli il contentino e tornarmene in Italia (...) invece poi siamo stati risucchiati dalla quotidianità".
In nove anni Annamaria ha costruito molto nella Mornington Peninsula dove vive, ma la nostalgia di casa è sempre stata forte.
In occasione di un recente viaggio fatto insieme al marito, guardando l'Italia con l'occhio di chi vorrebbe farci ritorno, dice di aver potuto "toccare con mano che non è tutta questa tragedia che molti degli italiani emigrati ci fanno credere essere (...) sembra quasi che l'Italia sia un Paese del terzo mondo. Che non si trovi assolutamente lavoro, che si muore di fame".
Pur rendendosi conto anche dei miglioramenti di cui il Paese avrebbe bisogno, Annamaria spiega che lei e il marito hanno anche saputo vedere e cogliere opportunità, e a breve faranno ritorno.
"Mio marito ha già avuto varie proposte di lavoro. Io mi adatto, bene o male, a fare un po' qualsiasi cosa. Anche perché se c'è stata una cosa che m'ha insegnato il trasferimento è che tutto si puo imparare".
I figli per ora rimarranno in Australia, una per completare gli studi universitari, l'altro per una scelta momentanea. Annamaria ci ha confidato che "è stato terrorizzato da tutti quelli che gli dicono che in Italia non c'è spazio per i giovani". Entrambi però puntano ad avvicinarsi e provare a lavorare in Europa.
Scegliere di tornare non è stato semplice. "Alle volte mi sento anche un po' in colpa", confida Annamaria, "perché vedo tanti ragazzi che lavorano duro, pur di riuscire a ottenere una residenza in Australia (...) e noi che ce l'abbiamo abbiamo deciso di rientrare".
Ma pur avendo un buon lavoro ed essendo bene inseriti in Australia, negli anni è diventato forte il desiderio di avvicinarsi alle famiglie d'origine: "hanno bisogno di noi", spiega Annamaria.
E conclude fiduciosa: "mai avrei pensato di imparare tante cose a 45 anni, che invece ho imparato. Tornare e mettermi di nuovo in gioco nella mia lingua e nel mio Paese penso che sarà più semplice".



