Abbiamo invitato due dei tre studenti premiati (in attesa di poter ospitare anche la terza ragazza) per farci raccontare la loro esperienza di studio dell'italiano per sostenere l'esame di year 12.
"Mia madre è australiana e ha genitori irlandesi", spiega al microfono di SBS Italian Ariel Kennedy, studentessa della University High School di Melbourne, "si è trasferita in Italia e ha vissuto lì per circa 25 anni".
Ariel ha vissuto a Roma fino ai 12 anni, quando la famiglia è tornata in Australia stabilendosi a Phillip Island, in piena pandemia.
"Lì non insegnavano italiano e non ho cominciato a ristudiarlo fino all'anno scorso. Quindi quando ho ricominciato mi sono sentita un po' in difficoltà", ammette la ragazza.
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"Io sono nato a Milano, ho due genitori entrambi italiani, ho finito la quarta elementare a Milano e poi ci siamo trasferiti a Melbourne", racconta invece Leonardo Grassia, studente del Princes Hill Secondary College.
"Ho mantenuto l'italiano grazie ai miei genitori, perché a casa parliamo solo in italiano, e poi la mia famiglia in Italia comunque rimane sempre la mia più grande ragione per continuare a mantenere la lingua", spiega.
Frequentando le superiori qui in Australia, Leonardo non ha studiato formalmente la nostra lingua fino al decimo anno, e quando ha ricominciato per prepararsi alla maturità si è reso conto di essere un po' arrugginito: "quando ricominci a parlarlo ti diventa più facile, però un po' [avevo perso] la scorrevolezza".
Leonardo Grassia e Ariel Kennedy hanno spiegato che nonostante l'aver vissuto da bambini in Italia abbia dato loro una marcia in più, sottovalutare l'esame del VCE (Victorian Certificate of Education) sarebbe stato un errore.
"Mi sono preparata un bel po', ho fatto molti esami scritti", spiega Ariel, che ha studiato con la Victorian School of Languages.
Ovviamente sono stato molto avvantaggiato, però ci siamo dovuti impegnareLeonardo Grassia

Leonardo e Ariel negli studi di SBS. Credit: Magica Fossati - SBS Italian
"Sono d'accordo con Ariel", aggiunge Leonardo, "anche la mia professoressa, molto tosta ma ben preparata, ci aveva detto che molto spesso i ragazzi madrelingua alla fine prendono dei voti peggiori rispetto agli australiani, perché pensano che sia molto più facile".
Non è stato però il caso di Leonardo e Ariel, che grazie al loro impegno hanno appunto ottenuto il riconoscimento per la lingua italiana ai Premier’s VCE Awards del Victoria insieme ad Alysa Broszczyk, studentessa della Victorian School of Languages.
Ora entrambi sono alle prese con gli ultimi esami del VCE, che concluderanno verso la fine dell'anno.
"Devo dire che un anno molto stressante, però credo di avere un sistema di supporto molto buono con mia madre e le mie amiche", spiega Ariel, e Leonardo concorda: "è un anno difficile, molto impegnativo, e anche molto più corto perché finiamo alla fine di settembre, poi avremo quegli ultimi due mesi dove dobbiamo studiare molto per per gli esami".
In bocca al lupo!