La scelta è ricaduta sull'Australia perché "volevo imparare l'inglese", spiega Patrick, e "la Gran Bretagna era un po' troppo vicina a casa".
"Quindi ho detto: 'Ma perché no, andiamo in Australia, sembra tutto molto accogliente' e sai, 24 ore di volo, ci ripensi due volte prima di tornare in Italia", racconta.
Nonostante le difficoltà dettate dalla situazione contingente all'epoca - visto che nessuno poteva prevedere né la cosiddetta Black Summer, ovvero una delle stagioni di incendi boschivi più intense e catastrofiche mai registrate nel Paese, né, soprattutto, la pandemia di COVID-19 che ha bloccato il mondo per più di tre anni - Patrick ha deciso di restare.
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Certo, il pensiero di tornare in Italia c'è stato, per un momento, mentre i confini diventavano sempre più difficili da oltrepassare, ma, spiega Patrick, "quando arrivi in Australia vedi tutte le possibilità economiche e lo stile di vita, [per cui] ho deciso di investire il mio tempo e continuare a inseguire il sogno di avere una vita migliore".

Credit: Courtesy of Patrick Dell'Acqua
Dopo anni di incertezza dovuti ai vari cambiamenti delle regole per accedere ai visti durante il COVID-19 e a sponsorship fallite, anche a causa di promesse di datori di lavoro poco affidabili, Patrick è finalmente a un passo dalla residenza permanente, grazie alla storia d'amore con quella che poi è diventata sua moglie.
Patrick ha anche aperto il proprio salone da barbiere nel quartiere di Saint Kilda, a Melbourne.
"La mia familgia in Italia? È molto orgogliosa di me" racconta Patrick. "Loro sapevano sin dall'inizio che non sarei tornato. Sono venuto in Australia con un piano per rimanerci e crearmi una vita migliore."