“Hello. This call is from the. Investigation division of. Department of Home Affair. There is a legal case. Filed under your name. As your identity has been used for. Several illegal activities.”
“There is an arrest warrant issued under your name as well.”
La voce robotica di questo messaggio è arrivata negli ultimi giorni a sempre più persone, insieme ad altri tipi di messaggi pre-registrati con voce umana e a chiamate vere e proprie.
La voce registrata informa il destinatario della chiamata che è stata aperta un’indagine su di lui o lei e che la sua identità è stata utilizzata per diverse attività illegali.
Inoltre, per aggiungere ansia ulteriore, dichiara che è stato spiccato un mandato di arresto.
Inizia così una delle truffe telefoniche – scam in inglese – che stanno arrivando a migliaia di utenti telefonici.
Truffe in forte aumento Down Under
Il numero delle truffe per telefono in Australia è in netto aumento, in vista della data di scadenza per la dichiarazione delle tasse a fine ottobre.
Le truffe telefoniche fanno la parte del leone nelle truffe in Australia, con quasi il 96% delle truffe realizzate.
La fascia più colpita non è quella dei più anziani, come si potrebbe immaginare, ma quella tra i 25 ed i 34 anni.
Simona, in Australia da due anni, dopo aver ricevuto il messaggio dei truffatori, ha subito pensato al suo visto e alla possibilità che il suo nome fosse stato utilizzato a sua insaputa per affari illeciti, e ha chiamato il numero che le veniva comunicato.
Per sua fortuna il numero era disattivato ed una chiamata al ministero degli interni le ha confermato in seguito che si trattava di una truffa.
Nonostante l’impossibilità di mettersi in contatto con loro, nei giorni seguenti ha continuato a ricevere chiamate per diversi giorni di fila e tutte da numeri cellulari diversi.
Mi sono spaventata perché la prima cosa che ho pensato è che mi avevano rubato l’identità
L’obiettivo dei truffatori è quello di spingere la gente a reagire sull'onda del panico, utilizzando alcuni dati personali che già conoscono e che si sono procurati in alcuni casi nel dark web.
Delia Rickard, vice direttrice della ACCC (Australian Competition and Consumer Commission), conferma questo modus operandi, spiegando a SBS Italian che si tratta di reti di truffatori che operano a più livelli e che puntano a crearsi una patina di ufficialità, per poi spingere le vittime a fornire dati personali o a fare pagamenti in denaro o in voucher.

Le truffe telefoniche in AUstralia sono in aumento, settembre è stato il mese con il numero di denunce più alto di sempre . Source: Getty Images/artoleshko
La truffa delle tasse non pagate
La maggior parte delle truffe telefoniche attuali riguarda dei presunti mancati pagamenti all’ATO, l’ufficio delle tasse australiano.
Davide ha iniziato a ricevere chiamate alcune settimane fa.
Si trattava di messaggi pre-registrati, ma non automatizzati come quelli ricevuti da Simona.
La voce che gli spiegava come non avesse pagato delle tasse era di una persona in carne ed ossa, ed era molto autorevole.
Quando ho risposto c’era una voce molto autorevole pre-registrata, sembrava una cosa molto professionale
Davide ha semplicemente interrotto la comunicazione, ma ha raccontato a SBS Italian come la voce che gli parlava fosse totalmente convincente.
Le truffe dell’ATO sono il cuore delle truffe attuali.
In diverse occasioni i truffatori, in un complicato sistema, utilizzano un finto contabile che finge di essere quello della vittima per confermare le minacce di arresto in caso di mancati pagamenti, spiega Delia Rickard.
Non solo chiamate pre-registrate
Le truffe telefoniche possono essere più elaborate e non soltanto pre-registrate.
Elena, che vive a Byron Bay e si occupa di servizi per persone con disabilità, ha raccontato a SBS Italian che anche i suoi clienti più vulnerabili ricevono chiamate del genere.
Lei stessa ha ricevuto delle chiamate da persone in carne ed ossa che hanno cercato di avviare un dialogo e di spingerla a fornire informazioni personali, o a pagare delle somme.
Era un signore che parlava, che ha iniziato ad insistere e che se non avessi pagato mi sarebbero venuti ad arrestare
Il tema era sempre quello delle tasse non pagate, e il truffatore cercava di mettere pressione ad Elena affinché saldasse i suoi presunti debiti.
La ferma risposta di Elena, che ha avvisato di aver registrato la conversazione e di voler chiamare la polizia, ha interrotto la comunicazione.
Gli italiani e i gruppi etnici sono presi di mira più spesso?
In generale non ci sono elementi che facciano pensare che le comunità etniche siano più prese di mira rispetto agli australiani mainstream.
“I truffatori rispettano il principio di ‘equal opportunity’ e cercano di catturare nella loro rete più persone possibili”, ha raccontato la vice direttrice della ACCC Delia Rickard.
È però vero che le persone senza un visto permanente, sempre secondo Rickard, "rischiano maggiormente di rimanere vittime delle truffe, perché in genere sono più pronte a rispettare le leggi e in una posizione tale da rendere più facile per i truffatori giocare con le loro paure".
In alcune circostanze i truffatori si spingono oltre per cercare di raggiungere un effetto estremo di autenticità.

Nel 2019 gli australiani hanno perso 619 milioni in truffe. Source: : AAP Image/Dave Thompson
Florencia alcune settimane fa aveva ricevuto l’ormai classico messaggio dal presunto ministero degli esteri che le comunicava che era coinvolta in una serie di non specificati reati, e che avrebbe dovuto chiarire la sua posizione.
Incuriosita, ha chiamato il numero e a risponderle ha trovato una voce di uomo con dei rumori di sottofondo che davano l’impressione si trovasse in una centrale di polizia.
The background noise was the noise of a police station. It felt real.
Lo sforzo dei truffatori non è aumentato solo in termini di elaborazione delle truffe, ma anche in modo numerico.
Questo mese ci sono stati cinque milioni di dollari riportati in perdite per truffe legate al COVID-19, e 118 milioni di perdite riportate all'ACCC, una goccia nel mare delle truffe non denunciate.
Nel 2019 gli australiani hanno perso 619 milioni in truffe.
“Il mese di settembre è stato il mese con il numero di denunce più alto di sempre per truffe telefoniche”, rivela Delia Rickard.
Cosa fare quindi quando si ricevono chiamate del genere?
Il consiglio è di non farsi prendere dal panico anche se la chiamata sembra legittima, mettere giù il ricevitore e cercare su google il numero di telefono dell'ente da cui sostengono di avervi chiamato - ad esempio l'ATO o il ministero degli interni - e contattarli.
"Quasi inevitabilmente la chiamata risulterà in una truffa", assicura Dalia Rickard, "tant'è che l'ATO ha creato una helpline per aiutare a mettere chiarezza in questi casi”.
“E soprattutto, ricordate che l'ATO non chiama mai per questioni di debiti minacciando l'arresto”.
Ascolta il servizio di SBS Italian.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.