Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), entro il 2030 l'avocado sarà il frutto tropicale più venduto al mondo.
I maggiori produttori sono in Centro e Sud America, principalmente in Messico e Colombia.
La ONG Mani Tese ha completato un report sulla sostenibilità della filiera dell’avocado in Colombia.
Clicca sul tasto 'play' in alto per ascoltare l'intervista a Giosuè De Salvo, responsabile del progetto Food Wave per Mani Tese
Uno dei rischi evidenziati da questa relazione è quello del cosiddetto "land grabbing", ossia l'abbattimento di foreste con lo scopo di creare nuove superfici coltivabili.
Secondo Giosuè De Salvo, responsabile del progetto Food Wave per Mani Tese, gli effetti di questa pratica sull'ecosistema e sulle condizioni di vita dei contadini potrebbero essere devastanti.
L'impatto visivo è devastante. Intere aree diboscate, fiumi deviati, strade abusive costruite. La situazione è allarmante.Giosuè De Salvo
Dal canto loro, i grandi produttori continuano a negare ogni diretta responsabilità.
"Le comunità locali si trovano in mezzo alla tempesta... A questa transizione tra le piantagioni di caffè, attività che non è più così redditizia, e le piantagioni di alberi di avocado", secondo De Salvo.
A complicare la vicenda, De Salvo mette sul piatto anche il tortuoso percorso verso una pace civile, ancora lontana per il Paese colombiano.