La sede della ASA è stata inaugurata mercoledì 19 febbraio dal primo ministro Scott Morrison, alla presenza dell'ambasciatrice d'Italia a Canberra Francesca Tardioli, del premier del South Australia, Steven Marshall, del direttore esecutivo della ASA, prof.ssa Megan Clark, e del presidente dell'ASI, Ing. Giorgio Saccoccia.
"Lo spazio affascina e ispira tutti. Sviluppa nuove tecnologie che migliorano il tenore di vita sulla Terra e offre enormi possibilità di sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro", ha detto Scott Morrison nell'inaugurare la nuova sede dell'Agenzia spaziale australiana ad Adelaide.
Il governo federale ha deciso di creare l'ASA nel dicembre del 2018, con un investimento iniziale di circa 700 milioni di dollari. Investimenti che, tra governo e enti privati, dovrebbero raggiungere i dodici miliardi di dollari entro il 2030, con la creazione di ventimila nuovi posti di lavoro.

Prime Minister Scott Morrison Source: Courtesy of ICC
Questo enorme investimento ha attratto immediato interesse da parte di enti privati e altre agenzie spaziali internazionali (quella della Corea del Sud è una delle tante) e quella italiana, tutti interessati a collaborare con gli australiani in una miriade di progetti e iniziative.
Vale la pena menzionare che nei giorni scorsi la Gran Bretagna ha confermato il suo interesse nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Sebbene la Gran Bretagna sia un firmatario originale del trattato del 1998 che ha dato vita alla ISS, il Paese non è mai stato coinvolto nella costruzione della piattaforma.
Ma martedì scorso la GB ha segnalato un cambio di direzione. Infatti sulla ISS è stata installata un'antenna realizzata da MDA UK, che consentirà agli astronauti di collegarsi con scienziati e familiari sulla terra alle velocità della banda larga domestica. L'attrezzatura sarà fissata all'esterno del modulo scientifico ISS tra qualche settimana e dovrebbe migliorare sostanzialmente i collegamenti radio. Una chiara indicazione che i britannici non vogliono perdere troppo terreno.
Ma se la GB sta nuovamente mostrando interesse nello spazio, l'Italia lo sta facendo da anni e questo è stato ampiamente dimostrato nel corso di due conferenze e numerosi incontri avvenuti nei giorni scorsi a Sydney e Adelaide, con la firma di una "dichiarazione di intenti". Un "memorandum d'intesa" tra i due paesi era stato siglato alla fine dello scorso anno a Washington.
L'interesse che l'ASI ha nello stabilire stretti rapporti con l'emergente ASA lo indica il generoso dono fatto dall'Italia all'Australia. Trenta chili di carico spaziale che gli australiani possono inviare a bordo della ISS, e che verranno trasportati gratuitamente dagli italiani nel prossimo viaggio verso la stazione spaziale.
"È un dono molto generoso", dice Nicola Sasanelli, Director Outreach and Communication, SmartSat CRC.
L'ing. Nicola Sasanelli, ex addetto scientifico dell'ambasciata italiana di Canberra, da anni lavora nel settore della ricerca spaziale ed è stato determinante nell'avvicinare le agenzie spaziali dei due Paesi.
Le conferenze di Sydney e Adelaide sono state organizzate dall'Ambasciata d'Italia con la preziosa collaborazione della Camera di Commercio Italiana di Sydney, del Consolato d'Italia di Sydney e dell'Istituto per il commercio con l'estero.
Per l'Ambasciata d'Italia è stato un evento prestigioso. Oltre al primo ministro Morrison e al premier del South Australia Marshall, a Sydney è intervenuto anche il vice-premier del NSW e ministro dell'industria John Barilaro, che ha sottolineato come l'Ente spaziale europeo e l'Italia sono stati di notevole aiuto nei mesi scorsi mettendo a disposizione la "costellazione di satelliti italiani" per assistere i vigili del fuoco nel combattere i devastanti incendi boschivi. I satelliti a tecnologia laser hanno permesso di "vedere" oltre la coltre di fumo e stabilire con assoluta precisione l'entità e il movimento delle fiamme.
Ma la collaborazione va al di là dell'assistenza e collaborazione scientifica.
L'addetto scientifico dell'ambasciata, dott.ssa Anna Maria Fioretti, dice che l'iniziativa permette a ricercatori italiani e australiani di potersi incontrare e stabilire rapporti di collaborazione tra di loro.
La presenza in Australia del presidente dell'ASI ing. Giorgio Saccoccia ha gettato le basi per future collaborazioni fra le due agenzie spaziali. La responsabile delle relazioni internazionali dell'ASI. dott.ssa Gabriella Arrigo, spiega quali sono i vantaggi della collaborazione fra Italia e Australia nella ricerca spaziale.

Ing. Giorgio Saccoccia, President of the Italian Space Agency. Source: Courtesy of ICC
"Lo spazio non ha confini. Appartiene all'umanità", ha dichiarato il senatore Francesco Giacobbe, che sottolinea che l'accordo tra Australia e Italia permetterà a decine di ricercatori italiani di poter venire a compiere ricerche presso università australiane. Giacobbe ha annunciato che nei prossimi mesi avvierà al Parlamento italiano un convegno sulla ricerca italiana nel mondo.
Secondo la segretaria generale della Camera di Commercio di Sydney, Rachele Grassi, il successo delle conferenze di Adelaide e Sydney, con la presenza delle più alte cariche istituzionali australiane e i responsabili delle due agenzie spaziali, verrà ripetuto anche il prossimo anno. Le iniziative indicano anche l'interesse della Camera di Sydney di ampliare l'orizzonte di interesse delle sue attività.
Estremamente positivo è stato il responso delle aziende presenti agli incontri, le quali hanno già avviato contatti per raggiungere accordi con l'Agenzia spaziale australiana.
La Leonardo, una delle maggiori ditte italiane che opera nel settore della difesa, di quello aeronautico e nella ricerca e industria spaziale, ha deciso di compiere un passo gigantesco aprendo una propria azienda in Australia. Attualmente ha aziende negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia e Polonia.
Il direttore esecutivo di Leonardo Australia, Michael Lenton, ha spiegato che le opportunità di collaborazione sono illimitate, ma che l'Agenzia spaziale australiana deve identificare aree di interesse specifico.

Source: Courtesy of ASA