Lunedì con nuvole nere, martedì sereno variabile ma con serie possibilità di pioggia. Si può riassumere così la due giorni di rimbalzi vissuta dalle borse di tutto il mondo.
Tutto era iniziato dal Giappone, con l'indice Nikkei che aveva fatto registrare all'apertura dei mercati un crollo del 12.9% - il peggior risultato dal 1987 .
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L'onda si era poi riverberata in Europa e negli Stati Uniti, con lo spettro della recessione americana che ha creato il panico.
Martedì invece il cambio di marcia, con Tokyo che ha sfiorato il record positivo storico con un +10,7% e con il sereno tornato anche Wall Street, anche se le borse europee ancora stentano, in particolare Piazza Affari.
Secondo Massimiliano Tani, professore di finanza della UNSW, la situazione è rientrata, e c'è stato "un patatrac provocato da una combinazione casuale dei eventi".
"In Giappone la banca centrale ha cambiato rapidamente strategia alzando leggermente i tassi d'interesse, mentre negli USA si è creata una situazione in cui le sette aziende che fanno intelligenza artificiale pesano un terzo di tutta la borsa, e quindi un loro scossone fa crollare tutto", ha spiegato Tani, che ha poi rassicurato i piccoli risparmiatori, che non dovrebbero subire danni da quanto accaduto "ai piani alti".
La cosa migliore da fare per i piccoli risparmiatori è muoversi il meno possibile e aspettare che passi la burrascaMassimiliano Tani