Giuseppe Cassin: un nome che tradisce le origini italiane del giovane australiano, ma nato in Brasile, ospite di questa puntata di "Bilingui in erba". Nato a São Paulo, megalopoli brasiliana che ospita tantissimi discendenti di emigrati italiani, Giuseppe ricorda che erano stati i suoi bisnonni a trasferirsi in Sud America dall'Italia. La sua famiglia non ha mantenuto la lingua italiana, ma ha mantenuto un'identità ancora molto legata alle tradizioni italiane.
Giuseppe è immigrato in Australia con i suoi genitori quando aveva undici anni: non sapeva parlare inglese, ma ad Adelaide, dove si erano stabiliti, è stato inserito in un programma speciale per l'apprendimento dell'inglese dedicato a giovanissimi immigrati. In quell'occasione ha stretto amicizia con immigrati e rifugiati provenienti da tutto il mondo, amicizie che durano tuttora.
Quando aveva sedici anni sua mamma gli ha proposto di fare uno scambio all'estero: per Giuseppe andare in Italia è stata una scelta naturale.
“Il mio nome è Giuseppe Cassin: in Brasile tutti mi vedevano come un italiano, e lo stesso anche qua [in Australia] (...) Quando sono arrivato in Italia ho visto quanto italiana era la mia famiglia e quanto italiano ero io, mi sembrava di essere a casa”.
A Parma, dove risiedeva la sua famiglia ospite, ha frequentato il liceo, imparando rapidamente l'italiano e misurandosi anche con il latino: "un casino!", ricorda ridendo.
Recentemente Giuseppe, che ora vive a Brisbane dove lavora come avvocato, ha preso parte al Seminario dei giovani italiani all'estero che si è svolto a Palermo. Andato per rappresentare l'Australia, Giuseppe ha stupito i delegati brasiliani quando ha iniziato a parlar con loro in portoghese fluente.
“Quel seminario è stato incredibile perché ho conosciuto altri giovani che veramente volevano fare qualcosa per la comunità italiana all’estero”, racconta Giuseppe ai microfoni di SBS Italian.
“Erano tutti lì per parlare della comunità italiana all’estero, ma non solo per parlare di cosa può fare l’Italia per gli italiani all’estero, ma anche di quello che noi, italiani all’estero, possiamo fare per l’Italia”.
“Noi viviamo in Australia, in Brasile, Argentina e Stati Uniti, e impariamo delle cose diverse che magari possiamo aggiungere alla cultura italiana o alla struttura politica dell’Italia”, aggiunge Giuseppe.
Parlando della sua identità, brasiliana, australiana e italiana, Giuseppe spiega che ora si sente a suo agio in tutte e tre le lingue e le culture. Un vantaggio e una ricchezza che spera di trasmettere ai suoi figli, quando sarà il momento.