Il caffè è relativamente econonomico in Australia? Secondo Emma Felton, Adjunct Senior Researcher at the University of South Australia, sì.
In un articolo pubblicato da ABC, Felton ha spiegato che rispetto ad altre nazioni, Italia inclusa, i prezzi del caffè qui in Australia sarebbero relativamente competitivi.
Secondo Santo Buccheri, proprietario di COEMANATE - torrefazione di caffè di base a Melbourne con distribuzione su scala nazionale - il costo finale del caffè al dettaglio è davvero troppo basso.
Il costo della materia prima è raddoppiato negli ultimi anni. Prima la varietà arabica, poi la robusta: il mercato è impazzito.Santo Buccheri, torrefattore e distributore in Australia
A fare eco a Buccheri ai microfoni di SBS Italian è Umberto Sulpizi, proprietario di Nomadi Coffee. Sulpizi racconta come l'impennata dei costi, particolarmente per il caffè colombiano, lo abbia costretto "a cercare alternative in altri Paesi e per altre varietà", portandolo a "cambiare la tipologia di caffè senza compromettere la qualità".
Mauro Sanna e Carlo Mellini, proprietari di due locali a Melbourne - Pausa Pranzo e Cannoli Bar - si trovano in una situazione simile.
"Siamo davvero al limite: adesso il caffè è cambiato come tipologia di bene. Ci sono vari tipi di latte, e più o meno 'shots' ed altre varianti che necessitano di più personale", sostengono.
"Aumentare il prezzo del caffè è un rischio perché la concorrenza è molta e non c'è molto margine", concludono.